Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Banche, denunciati 200 direttori «insistenti»
Fìliali ex Veneto Banca, l’avvocato: «Spieghino l’atteggiamento verso i clienti»
TREVISO Sono stati selezionati con cura fra i più «insistenti» e presto saranno chiamati dalla magistratura a spiegare le ragioni del loro atteggiamento verso i clienti. Si tratta di circa 200 responsabili di filiali dell’ex Veneto Banca, molti in provincia di Treviso, denunciati dagli studi legali di molti «risparmiatori traditi» per l’ipotesi di reato di concorso in truffa.
Il sospetto, in pratica, è quello che i dirigenti abbiano insistito fino a convincere più di un correntista ad acquistare prodotti finanziari non adeguati al suo profilo. Ossia ad
L’iniziativa
I risparmiatori denunciano i direttori di filiale investire in azioni dell’ex banca popolare senza avere coscienza dei margini di rischio implicati nell’operazione e senza rendersi conto, in diverse acclarate circostanze, della durata dell’impegno rispetto alla propria ragionevole aspettativa di vita.
«Toccherà al pubblico ministero – sottolinea comunque Sergio Calvetti, uno dei legali che hanno depositato i ricorsi – sentire le persone citate e comprendere il peso dell’elemento psicologico. Ossia della reale consapevolezza di aver tentato, spesso riuscendoci, la vendita di titoli destinati a non mantenere le promesse, viste anche le informazioni che i dirigenti senz’altro avevano dei crescenti aspetti di criticità della banca. E di non astenersi, per questo, dal far pressione sulla clientela anche attraverso telefonate a casa o colloqui privati quando i risparmiatori si recavano nelle filiali per normali operazioni».
Funzionari che, come si è spesso fatto balenare, a loro volta forse erano costretti dai loro superiori a vendere più azioni possibile. «Una giustificazione di questo tipo – conclude Calvetti – sarebbe la conferma della loro conoscenza della pessima qualità del prodotto che stavano cercando di piazzare».
Ipotesi di reato
I direttori sono accusati di concorso in truffa