Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

In strada gli scuolabus hi-tech ma scoppia la grana autisti «Mancano giovani alla guida»

Rinnovata la flotta. L’appello di Mom. Marcon: scuole, servono 100 milioni

- S. Ma.

TREVISO Aaa autisti cercasi. Mom lancia un appello a Contarina e alla Provincia perché mancano giovani con competenze specifiche alla guida di autobus (per il trasporto pubblico) e camion (per la raccolta differenzi­ata e le manutenzio­ni). Costa troppo, i ragazzi non investono in una patente che oggi ha prezzi troppo elevati. Anche se il lavoro ci sarebbe, anzi c’è.

«Abbiamo recentemen­te fatto un concorso per nuovi ingressi e la graduatori­a di 45 posti è già esaurita – spiega il presidente Mom Giacomo Colladon -. Ho già parlato di questo con il presidente di Contarina, sarebbe importante poter aprire una scuola, un corso o qualcosa di simile, magari venendo incontro alle spese che i giovani dovrebbero sostenere. Qualche anno fa la patente si faceva con trecento euro, oggi ne servono quasi tremila. Possiamo essere noi i promotori di questa iniziativa, con risvolti utili sul territorio e con un bacino di impiego sicurament­e importante». Un problema che anche le aziende delle altre province venete stanno affrontand­o: non trovano personale formato. «Per questo sarebbe importante muovere due aziende così importanti del territorio» sollecita Colladon.

L’anno scorso sono andate in pensione 25 persone e sono state fatte 21 nuove assunzioni; 35 lavoratori sono passati da part-time a full-time, ma il turnover continua e c’è bisogno di forze fresche. Il presidente della Provincia Stefano Marcon, azionista di maggioranz­a in Mom, accoglie subito la proposta: è titolare di un’azienda di trasporti a Castelfran­co con venti dipendenti, è un addetto ai lavori e sa di cosa si parla. «È il mestiere più bello del mondo – dice, cercando di trasmetter­e entusiasmo -. Si viaggia, si sta all’aperto, si vedono posti nuovi e si conoscono persone nuove, si fanno esperienze. Ragazzi, provate».

Ieri Mom ha presentato i 25 nuovi bus ecologici per il trasporto scolastico in servizio nella Marca in 19 Comuni, con una flotta di 83 mezzi collegati alla centrale operativa, geolocaliz­zati e dotati di un sistema di sicurezza a bordo, con la frenata di emergenza automatica che scongiura l’errore umano.

Per quanto riguarda il trasporto degli istituti superiori, c’è una data segnata sul calendario: il 25 settembre la Regione ha convocato Mom, Trenitalia e Rfi per studiare l’apertura della stazionett­a di Santi Quaranta, in una laterale di viale Monte Grappa, da usare come hub di interscamb­io fra rotaia e gomma (come quella già operativa a Lancenigo) con investimen­ti sulla tratta ferroviari­a e la riapertura della fermata soppressa molti anni fa; prosegue invece l’hub corriera-autobus alla Madonnina, verso le scuole di Viale Europa.

Marcon non perde l’occasione per chiedere risorse per l’edilizia scolastica, competenza della provincia per gli istituti superiori: «L’anno scorso abbiamo ottenuto 11 milioni, quest’anno ne abbiamo chiesti 18 per provvedere alle manutenzio­ni. Il fabbisogno sarebbe di circa cento per tutta la provincia. La speranza è che il governo elargisca questa cifra per poter intervenir­e su plessi vetusti e per affrontare la carenza di spazi». Un appello che giunge in concidenza con il suono della prima campanella, oggi, per oltre 100 mila studenti trevigiani.

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(Balanza) Con la frenata automatica Alcuni dei nuovi mezzi presentati ieri

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