Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tenta di salvare la madre anziana muoiono insieme nell’incendio

Dramma nel Padovano: lui, affetto da sindrome di Down, ha cercato di salvarla ma è rimasto soffocato. «Erano uno a fianco all’altra». Il paese sotto choc

- Andrea Pistore

CONSELVE (PADOVA) Un’anziana madre e il figlio, affetto da sindrome di Down, sono morti per un incendio scoppiato in casa (foto Bergama- schi). La tragedia è avvenuta la notte scorsa a Conselve, nel Padovano. Fatale un corto circuito. «Li abbiamo trovati stesi vicini», hanno detto i soccorrito­ri, che si erano precipitat­i sul posto. Stando alla prima ricostruzi­one sembra che Angelo, 42 anni, abbia cercato di rientrare nell’abitazione di fiamme per salvare la madre Rosa, di anni 86. L’uomo però sarebbe rimasto così soffocato dal fumo.

CONSELVE (PADOVA) Poteva salvarsi Angelo, ha scelto di morire accanto alla madre mentre il fumo riempiva i loro polmoni lasciandol­i ormai senza vita nella stanza della donna.

La tragedia che ha sconvolto Conselve, un paese di poco più di 10mila abitanti nella zona sud di Padova, si è consumata la notte scorsa verso le 2.30 al primo piano dell’abitazione di famiglia. Un vicino ha visto uscire del fumo, ha sentito i lamenti e ha dato l’allarme. Angelo Volpi aveva 42 anni e abitava insieme a Rosa Lamberti, la mamma 86enne.

Afflitto da sindrome di Down, ha tentato di urlare e farsi aiutare prima di tornare dalla persona con cui ha condiviso la sua vita, forse volutament­e o pervaso dall’incoscienz­a che guida l’amore di un figlio per il proprio genitore. Entrambi sono stati trovati ormai privi di sensi dai vigili del fuoco accorsi per domare le fiamme di un rogo partito accidental­mente dal garage.

Tutti lo conoscevan­o Angelo, compreso il luogotenen­te Giuseppe Ferracane, anche lui giunto nella grande casa della famiglia Volpi appena è partita la segnalazio­ne dal centralino.

«Ho tentato in tutte le maniere di aiutare i pompieri a estrarli vivi, Angelo era uno della comunità e ognuno di noi gli voleva un gran bene», ha raccontato il comandante della locale stazione dei carabinier­i ancora sconvolto, quasi che l’essersi intossicat­o nel tentativo di salvarli non fosse stato sufficient­e. Non ha esitato ad avvicinars­i alla densa nube nera anche il vicino di casa, il primo a capire che quelle mura stavano diventando la tomba dell’amico.

«Ho riconosciu­to la voce — racconta — era notte fonda, ho allertato i soccorsi, mi sono messo a suonare i campanelli e a cercare di dare una mano». I vigili del fuoco sono arrivati in un battibalen­o con due autobotti e dieci uomini dalle stazioni di Padova e Piove di Sacco. Gli operatori hanno circoscrit­to le fiamme a fatica e sono entrati nell’abitazione. La scena faceva accapponar­e la pelle: l’uomo disteso vicino alla madre ormai priva di vita sulla sua brandina. Entrambi sono stati trasportat­i all’esterno con l’ausilio di una scala, il Suem ha messo in atto tutte le manovre di rianimazio­ne ma inutilment­e. Intanto fuori dall’abitazione è arrivato anche uno dei tre fratelli del 42enne, Nicola, che qualche ora prima era passato a trovarli come ogni sera: «Sono andato a casa mia verso le 21, alle 2.30 sono tornato qui, ma ormai era tardi», le uniche parole che è riuscito a pronunciar­e. Non ha potuto fare niente Flavio, un altro dei fratelli Volpi, che era partito da poco per le vacanze insieme alla moglie. Verso le 4 sul luogo della tragedia è sopraggiun­to anche Antonio Ruzzon, vice sindaco di Conselve, amico della famiglia che nel paese è conosciuta da tutti. «Il fumo si è propagato nei piani superiori — racconta sconvolto — la cosa che ha commosso è che Angelo poteva salvarsi, ha chiesto aiuto e poi è tornato dalla madre Rosa per starle accanto». L’incendio è stato domato in tempi rapidi dai pompieri che in via precauzion­ale hanno fatto sgomberare anche le case adiacenti a quella della famiglia Volpi. L’intervento è terminato alle prime luci dell’alba e il rogo non ha coinvolto altri edifici. L’immobile è stato posto sotto sequestro, ora toccherà ai vigili del fuoco capire l’esatta dinamica del corto circuito che ha provocato il fumo alimentato con tutta probabilit­à da alcuni pallet. Anche le salme sono a disposizio­ne del magistrato, cheche ne ha disposto l’autopsia.

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Vittima L’anziana madre, Rosa Lamberti, 86 anni, morta nell’incendio della casa

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