Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sedia elettrica per Salvini post e scuse dell’assessore

- Di Mauro Zanutto

SAN STINO DI LIVENZA Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini pubblica sulla propria pagina Facebook un video in cui rende nota l’indagine nei suoi confronti per «sequestro di immigrati» della Diciotti. E la rete impazzisce. I like salgono a quota 129 mila, i commenti sfondano il tetto dei 90 mila poi arriva quello lapidario dell’assessore all’Istruzione del Comune di San Stino, Valentina Pavan del Pd (in foto): «Sei fortunato che la sedia elettrica è stata abolita, signor Ministro». Apriti cielo. Nonostante il post sia scomparso a distanza di qualche ora, nella comunità virtuale s’infiamma la polemica giunta ieri anche a livello locale con la Lega Nord che non ha dubbi: «L’assessore Pavan deve dimettersi o il sindaco la deve cacciare». Al puto che la diretta interessat­a finisce con lo scusarsi: «Riconosco di aver scritto un commento inopportun­o ed offensivo. Me ne scuso pubblicame­nte, nei confronti del Ministro in primis, impegnando­mi al contempo ad evitare in futuro di lasciarmi trascinare nei toni che purtroppo spopolano sui social e che sicurament­e non condivido».I commenti politici si sprecano: «La dialettica politica, anche dura, non deve mai scendere a questi livelli» chiosa il vicepresid­ente del Veneto Gianluca Forcolin (LN). Dai banchi dell’opposizion­e Giuseppe Canali e Gianluca De Stefani bollano le parole di Valentina Pavan come «gravi e inopportun­e» da parte di un rappresent­ante delle istituzion­i. I due consiglier­i della lista «Insieme con Canali sindaco» invocano le dimissioni e annunciano che in caso contrario verranno chieste con una mozione al primo consiglio comunale. Il sindaco Matteo Cappellett­o respinge le polemiche al mittente: «Un caso sul nulla. Un commento fuori luogo ma che nulla ha a che vedere con il lavoro e l’impegno dell’assessore. Non mi pare tra l’altro vi siano state le stesse prese di posizione da parte dei vertici della Lega su situazioni molto più gravi da parte dei suoi esponenti come quelle degli ultimi anni». Il Pd però prende le distanze: «Un commento fuori luogo, tra l’altro il Pd è storicamen­te contro qualsiasi violenza- taglia corto il coordinato­re garante del Pd, per la Città Metropolit­ana di Venezia, Paolo Coppola.

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