Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Degrado, anche al Duomo bivacchi e rifiuti
Dopo la Loggia tocca al sagrato, sporcato da studenti al primo giorno di scuola. Conte: ora campagne educative
TREVISO Poco da fare, con gli incivili: servono regole. Regole più ferree e divieti, anche dove non si vorrebbe. Così il sindaco Mario Conte lancia la sua crociata contro il degrado nei luoghi storici di Treviso, in particolare la Loggia dei Cavalieri, dove non sono ancora in vigore provvedimenti anti-bivacco.
«Le strade che intraprenderemo sono diverse – spiega -. La prima, incontri con i genitori di questi ragazzi, perché spostarli dalla Loggia o mettere multe significa risolvere temporaneamente un problema per ritrovarlo altrove. Seconda, lezioni di educazione civica e storia trevigiana nelle scuole, perché imparino a rispettare il nostro patrimonio. La terza, uno strumento per la polizia locale, perché possa sanzionare chi si comporta in modo scorretto ma senza allontanare chi vive i luoghi con civiltà. Infine, riempire questi siti di eventi e succederà già da novembre, quando ogni giorno ci saranno libri, musica e spazi espositivi in una programmazione continua. Non vendite o commercio ma attività culturali per valorizzare Treviso».
Quasi ogni sera, decine di ragazzi si ritrovano sotto la Loggia e lasciano i loro rifiuti ovunque; se ne vanno al tracommissione Carta e plastica I resti di un pranzo monto, offrendo ai trevigiani uno spettacolo indegno. I cittadini sono esasperati ma l’amministrazione comunale si sente, per ora, impotente. «I vigili oggi non hanno strumenti che possano consentire di intervenire – spiega Conte -. Vale lo stesso per chi si siede sui ponti e dà fastidio ai passanti. Non è la semplice seduta ad essere sanzionata, non sarà vietato vivere la Loggia, ma con un nuovo regolamento potremo allontanare chi crea disordine e degrado». Sarà affrontato dalla quinta martedì prossimo.
Una parte del problema dovrebbe risolversi ora con il ritorno in classe dei giovani (con meno tempo libero avranno altro da fare) ma da novembre scatta la controffensiva di Ca’ Sugana: Loggia sempre piena, tutti i giorni, per tenere lontano chi la usa come una discoteca. «Voglio che sia vissuta, non chiusa – sottolinea – ma dovrà essere trattata con rispetto».
Ieri, primo giorno di scuola, l’uscita anticipata dalle lezioni ha trasferito in centro centinaia di ragazzi allegri e spensierati che si sono sistemati sulle mura, nelle piazze e sulle gradinate del Duomo per mangiare un gelato e chiacchierare con gli amici. Solo che il risultato è stato lo stesso della Loggia: carte e cartacce, bottiglie di plastica abbandonate sui gradoni, sigarette spente sul travertino, residui di una passeggiata che dovevano solo essere conferiti nel cestino più vicino (praticamente vuoto), e invece sono rimasti sul marmo e in strada.
«Spostare il degrado non è una soluzione, bisogna arrivare alla radice» chiude il sindaco. E sarà, a quanto pare, un’impresa.