Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Periferie, via agli ultimi progetti «Quei soldi? Merito di Manildo»
Approvati piazza Martiri e ciclabile. Stoccata della minoranza
TREVISO Dopo l’accordo trovato a Palazzo Chigi per salvare il bando periferie, il Comune di Treviso ieri ha presentato gli ultimi due progetti definitivi che mancavano. In questo modo, Treviso può accedere fra i primi in Italia ai fondi che erano stati accantonati e poi ripristinati grazia al pressing dell’Anci: entro il 15 settembre saranno tutti e cinque presentati al ministero per poter ottenere finanziamenti per 14 milioni di euro.
È stato l’assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese a portare ieri, all’attenzione dei colleghi di giunta, i progetti per Santa Maria del Rovere e la mobilità sostenibile: il primo riguarda la riqualificazione della piazza, della sosta e del verde, con un mercato di quartiere, fognature e illuminazione; il secondo un percorso cicloturistico sul Sile, fra Fiera e Selvana, raggiungendo anche lo Storga, villa Margherita e l’impianto sportivo delle Acquette (che faceva parte dei primi tre lotti con piscina di Selvana e campo Eolo). Ora, quindi, mancano solo concretamente i soldi.
I promotori della manifestazione di sabato scorso in piazza Martiri Belfiore depon- gono l’ascia di guerra, ma non fanno mancare un’ultima stoccata al sindaco Mario Conte: «Forse, per salvare i fondi per Treviso, non era così inutile andare a Roma, come invece aveva detto all’ini- zio – commenta Marco Zabai -. Chiedevamo un’azione forte dal territorio su un emendamento che ha tolto un finanziamento importante, ed è bene che sia stata portata avanti, nonostante le dichiarazioni della maggioranza che riteneva la situazione tranquilla. Forse non era proprio così, visto che c’è stato bisogno di un confronto diretto». E Stefano Pelloni, capogruppo del Pd: «Era quello che volevamo, ma senza gli emendamenti e le manifestazioni in tutta Italia il governo non avrebbe fatto marcia indietro. Grazie all’amministrazione Manildo i progetti esecutivi ci sono già e arriveranno subito i soldi, a differenza di altri Comuni, ma l’accordo fra il premier Conte e il sindaco Conte dimostra che la linea dell’avanzo di amministrazione era una buffonata».
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