E gli studenti: «Un estintore» «No, quelli del Besta»

Alla fine, per la gran parte degli studenti del liceo Canova, è stata una movimentata giornata di fine estate: due ore in meno di lezione e un nuovo argomento di conversazione. I ragazzi intossicati erano spaventati, quello spray li ha messi in allarme, la gola grattava, gli occhi prudevano. Ma per tutti gli altri è passato così in fretta che in classe, anche al rientro post-evacuazione, non si parlava d’altro. E come spesso accade, le voci si accavallano una sull’altra. «Sono stati quelli del Besta, sono entrati con una bomboletta» assicuravano alcuni indicando il vicino istituto tecnico. «No, la colpa è di un estintore malfunzionante». Voci, ipotesi, perché la ricerca di spiegazioni era fondamentale. «Quando sono entrata mi lacrimavano gli occhi e ho cominciato a tossire – racconta Giorgia Cisolla -, subito ci hanno fatti uscire». «Prima di capire che qualcuno stava male pensavo fosse uno sciopero, vedendo tutti fuori», aggiunge l’amica Sofia Antonello. Invece era, probabilmente, una stupida bravata. «Ho visto – dice Carla Vukmirovic - i ragazzi che uscivano, tossivano, all’inizio pensavo fosse uno scherzo ma poi anche i miei compagni di classe mi hanno parlato di questo odore e bruciore alla gola. Anche se poi sono rientrati tutti, non sono stati male». Ma quando l’allarme è scattato, i ragazzi erano preoccupati? «No, anzi, c’era un certo entusiasmo nel saltare le prime ore di scuola» sorride uno studente. «Dicono che sia stato un incidente, colpa di un estintore che ha perso una sostanza tossica» riferisce una studentessa. Ma la scuola lo esclude categoricamente: tutti sono sottoposti a una rigida manutenzione mensile. «Sono stati i ragazzi del Besta! - era la voce più diffusa in mattinata - Non hanno obbedito a un richiamo e sono entrati a scuola, quando sono stati cacciati hanno spruzzato qualcosa di irritante, e poi l’hanno fatto anche nel loro istituto». Ma nessun altro intervento è stato effettuato in zona. (s.ma.)