Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Troppe auto, poche bici. «Muoversi salva la vita»
Lo studio dell’Usl su Treviso e provincia: bene i bus «verdi», meno le ciclabili. Boom di ibride
TREVISO Si muovono più a piedi che in bicicletta, i trevigiani, ma per un massimo di 30 minuti, 3-4 giorni a settimana, e lo fanno più gli under 29 e gli over 60. Cominciano a scegliere auto ecologiche ma comprano più macchine rispetto al passato - mentre, si sa, un po’ di movimento fa bene alla salute e costa meno.
Da oggi inizia la settimana europea della mobilità sostenibile e il servizio epidemiologico del dipartimento di prevenzione dell’Usl 2 scatta una fotografia della Marca e del capoluogo: Treviso ne risulta moderatamente bike friendly, è la ventesima città in Italia per percorsi dedicati alle biciclette (13,77 metri equivalenti per abitante) ma non riesce ancora a fare il balzo dalle quattro alle due ruote. L’azienda sanitaria prova a lanciare un messaggio diverso con lo slogan «Cambia e vai!», incoraggiando i cittadini a valutare altre opzioni per gli spostamenti. Il 40% degli adulti fa tragitti a piedi, il 24% in bici: fra i giovani le percentuali arrivano rispettivamente al 44,6% e al 25%, negli anziani 44,5% e 27,5%; chi si sposta di più in macchina appartiene alla fascia fra i 50 e i 59 anni. Ma negli spostamenti urbani il risultato è soddisfacente: uno su quattro è in bicicletta.
Il risultato in materia di bus ecologici a metano non è da sottovalutare: la flotta del servizio pubblico è «pulita» al 60%, facendo di Treviso la seconda città a livello regionale dopo Padova. Però i trevigiani preferiscono il mezzo privato al pubblico: le autovetture immatricolate nel 2017 sono state 24.692 a livello provinciale, con un incremento del 2,5% rispetto al 2016; le auto ibride o elettriche sono in crescita esponenziale (+82,4%), mentre scendono quelle a gasolio (-0,8%). «Dato che Il 23,8% degli adulti si muove per gli abituali spostamenti in bici invece che con l’auto, per circa mezz’ora al giorno per 3,7 giorni la settimana, si prevengono 38 decessi prematuri all’anno – è l’analisi dell’Usl 2 -. Mentre, per il 40% dei cittadini che si muove a piedi, se ne prevengono 88». Non solo: «In un anno i ciclisti risparmiano circa 51 mila tonnellate di CO2, pari al lavoro di 2.560.000 alberi (come se ogni ciclista facesse il lavoro di 12 alberi ogni anno) mentre i pedoni ne risparmiano circa 37.500 tonnellate».