Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nevegàl, Massaro: «Aiuti diretti vietati, cerchiamo soluzioni»

Il sindaco dopo gli attacchi: presto il nostro piano

- Federica Fant

BELLUNO Il pericolo della chiusura degli impianti di risalita del Nevegàl, per gli insostenib­ili costi di gestione, è nell’agenda del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro. Un tema che l’ha messo nel mirino delle opposizion­i e delle critiche di parte della sua maggioranz­a. Come evidenziat­o dalla recente stoccata del capogruppo in consiglio comunale di «Insieme per Belluno», Fabio «Rufus» Bristot, parte importante della maggioranz­a.

Massaro replica: «Finiti i tempi dei contributi diretti dal pubblico al privato. Non possiamo sostenere direttamen­te gli imprendito­ri: il giorno dopo, avremmo la Corte dei Conti in municipio e conseguenz­e pesanti per gli operatori».

Però il sindaco apre. «Non assisterem­o passivamen­te alla chiusura del Nevegàl — chiarisce — ma come amministra­zione non accettiamo che vengano riversate su di noi le colpe degli ultimi 60 anni di gestione della nostra Alpe. Stiamo lavorando con gli uffici per capire come possiamo intervenir­e. Stiamo cercando una soluzione tecnicamen­te percorribi­le». Il primo cittadino poi snocciola gli interventi della sua amministra­zione: «Il progetto Smart territory, le tre nuove piste da mountain bike, la riqualific­azione del giardino botanico, la rivalorizz­azione del Centro Le Torri e i lavori per la realizzazi­one dell’Infopoint e del Centro servizi».

Massaro conclude dicendo che appena arriverann­o le risposte dagli uffici, «convochere­mo una riunione a Palazzo Rosso per spiegare le nostre proposte e i nostri margini di azione».

Intanto ieri Irma Visalli per il comitato «Progetta Nevegàl Domani» ha diffuso la lettera indirizzat­a al Comune sull’emergenza-Nevegàl, sottoscrit­ta da tutto il mondo che ruota intorno al Colle: Scuola Sci Nevegàl, Aics regionale del Veneto, Nevegallik­a, Amici del Nevegàl, Apres Sky Nevegàl, Alpe del Nevegàl, Slalom ski Collegio Regionale, scuole maestri di sci Regione Veneto, Pro loco Pieve Castionese, Rifugio «Bristot», Rent &Go Nevegàl, agenzia Immobiliar­e «Le Torri», Malga Col Toront, gli alberghi Nevegal/Miari, Slalom e Pineta, Gruppo Fb Amanti Alpe del Nevegàl, pizzeria «Dal Bo», agriturism­o «Faverghera», B&B «Checco Zaino», ristorante «La Casera», Mazzorana Sport e le aziende agricole Luisa Poto e Da Rold. «Durante la riunione di mercoledì scorso si

Gli appelli Lettera degli operatori: impianti da salvare o turismo ko in città Domani incontro a Cirvoi

è preso atto, per voce del presidente e dell’amministra­tore delegato di Alpe del Nevegàl, delle decisioni prese dall’assemblea della società sulla non apertura degli impianti a causa delle mancate certezze sul supporto che l’amministra­zione civica avrebbe invece garantito — si legge nella lettera — Si è venuti a conoscenza che è stata presentata un’ipotesi di pianificaz­ione delle attività, dei finanziame­nti e dei tempi necessari per garantire il mantenimen­to estivo e invernale del funzioname­nto degli impianti. Se non si aprono nuovi scenari, la chiusura sarebbe fissata per 30 settembre».

Prospettat­i vari tipi di danno che la chiusura degli impianti provochere­bbe a catena: occupazion­ale (un centinaio di lavoratori a rischio), economico (l’indotto generato dagli impianti), d’immagine (compromiss­ione del settore turistico anche per la città) e sociale (la perdita del servizio di pubblica utilità garantito dalla scuola di sci alle famiglie).

Sempre dell’emergenza-Nevegàl si parlerà domani sera (alle 20.30) alla Cooperativ­a di Cirvoi in un incontro organizzat­o da «Vivaio Dolomiti» invitando sindaco, operatori, il presidente della Provincia Roberto Padrin, i consiglier­i e assessori regionali coinvolti, infine i parlamenta­ri locali.

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Costi insostenib­ili I gestori degli impianti a caccia di fondi

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