Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Codivilla, la gara chiusa con un unico candidato: il «Gvm» di Ravenna, un colosso della sanità

- Michela Nicolussi Moro

CORTINA D’AMPEZZO Un solo concorrent­e al bando di gara lanciato dalla Regione per affidare a un privato accreditat­o la gestione del «Codivilla Putti» di Cortina: il «GVM Care&Research» di Ravenna. È uno dei maggiori gruppi italiani nei settori di sanità, ricerca, formazione medico-scientific­a, benessere e cure termali, ospitalità alberghier­a, industria biomedical­e, prodotti alimentari e servizi alle imprese.

Un colosso fondato nel 1973 dall’attuale presidente e amministra­tore delegato Ettore Sansavini che quell’anno assunse la direzione della «Casa di cura Villa Maria» di Cotignola (Ravenna), puntando sull’alta specialità cardiovasc­olare attraverso specialist­i di fama internazio­nale, tecnologie e metodiche innovative. E nell’ottobre 1979 nella clinica di Cotignola nacque il primo polo cardiochir­urgico italiano privato.

Dopo aver acquisito una parte delle azioni di «Villa Maria», nel 1989 Sansavini ne ottenne la maggioranz­a, dando vita al Gruppo con sede centrale a Lugo che, in un decennio, è diventato uno dei più importanti network italiani della salute, con centri in Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Piemonte, Puglia e Sicilia e anche all’estero in Francia, Polonia e Albania. Oggi conta oltre 8.260 dipendenti.

Dalla fine degli Anni Novanta il Gruppo Villa Maria, oggi «GVM Care&Research», è il primo in Italia nella Cardiochir­urgia, per numero di casi trattati (circa il 15% del totale). Da tempo la società cerca di approdare in Veneto, però il primo tentativo di accordo con la «Casa di cura Villa Maria» del Gruppo Centro di Medicina di Padova è fallito. Ora ci riprova con l’ospedale di Cortina, ma la responsabi­le unica del procedimen­to, Sandra Zuzzi di «Azienda Zero», struttura che ha lanciato il bando di gara, dovrà nominare una commission­e di tecnici esterni chiamati a valutare se il «GVM Care&Research» possieda i requisiti richiesti. E se, in caso positivo, sia possibile procedere all’assegnazio­ne della gestione dell’ospedale ampezzano all’unico candidato che si è presentato. In ballo un contratto lungo 14 anni.

Ora l’amministra­zione del polo è temporanea­mente affidata all’«Oras» di Motta di Livenza (società al 100% pubblica), a parte il Punto di primo intervento, gestito dall’Usl 1 «Dolomitica». Dice il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno: «È importante che il privato accreditat­o venga designato a breve, nella gara è compreso il coordiname­nto della ristruttur­azione del Codivilla, di proprietà dell’Usl, finanziata con 20 milioni di euro dalla Regione, e del Putti, di proprietà dell’Inail, che nel restauro investirà 15 milioni di euro».

Il piano prevede 80 posti-letto, l’adeguament­o anti-sismico, una seconda sala operatoria, un poliambula­torio, un nuovo Punto di primo intervento (soprattutt­o in vista dei Mondiali di sci alpino 2021) col Triage, aree distinte per codici bianco/verdi e giallo/ rossi e due stanze di osservazio­ne breve intensiva.

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In pole Ettore Sansavini (Gruppo Gvm)

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