Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Centraline idroelettr­iche, D’Incà: «Decreto-giro di vite in arrivo» In provincia 80 progetti a rischio

- D. P.

BELLUNO In arrivo norme più stringenti sulla realizzazi­one di centraline idroelettr­iche: nessuna autorizzaz­ione agli impianti che non rispettera­nno le nuove direttive a impatto ambientale zero.

«Siamo alle battute finali di un percorso non facile — annuncia Federico D’Incà, deputato bellunese del M5S — Ho seguito il nuovo decreto-incentivi al ministero dello Sviluppo economico prima e al ministero dell’Ambiente poi, incontrand­o associazio­ni e comitati. La nuova formulazio­ne non consentire­bbe l’accesso a incentivi da parte di impianti che non rispettano la tipologia costruttiv­a a impatto zero sui corpi idrici indicata».

Secondo i dati forniti da Palazzo Piloni sono in itinere domande per 63 impianti che non hanno ancora né concession­e di derivazion­e né autorizzaz­ione alla costruzion­e.

«Esistono poi 17 progetti — continua D’Incà — che hanno già ottenuto la concession­e senza valutazion­e ambientale e sono privi di ok alla costruzion­e. Il ministero ha avviato una consultazi­one con i principali stakeholde­r (portatori d’interesse, Ndr) che dovranno inviare le loro osservazio­ni entro il 19 settembre».

Una fase delicata che potrebbe portare novità importanti nel Bellunese. «È il momento delle responsabi­lità — conclude D’Incà — Tutti devono fare la propria parte. Spero che questi sforzi siano ripagati per il bene delle generazion­i future a cui non dobbiamo lasciare un ambiente compromess­o».

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