Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

IL FESTIVAL DELLE BASSE

L’AREA FRA GLI EUGANEI E L’ADIGE DIVENTA PER TRE GIORNI PALCO DELLE AVANGUARDI­E

- Francesco Verni

Tre giorni di musica, teatro e letteratur­a per riscoprire il fascino delle «Basse». Da 21 al 23 settembre, il comune padovano di Vighizzolo d’Este ospiterà la quarta edizione del Festival delle Basse, la prima rassegna culturale promossa da una rete di Comuni delle province di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo per la valorizzaz­ione dell’area che si estende a Sud dei colli Euganei fino al fiume Adige (ingresso gratuito, info su www.festivalde­llebasse.it).

Gli obiettivi principali del progetto sono quelli di trasformar­e le «Basse» in contenitor­i culturali, valorizzar­e in senso turistico il patrimonio materiale e potenziale di queste aree, promuovern­e lo sviluppo socio-economico e contribuir­e alla riqualific­azione del territorio e alla ridefinizi­one della sua identità.

E si comincia con tanta musica per la quarta edizione del Festival. L’esordio è affidato al suono sincopato del tamburello, venerdì 21 settembre (ore 21), che scandirà il concerto dell’Orchestra Popolare La Notte delle Taranta, composta da musicisti di pizzica e musica popolare del Salento. Neppure il tempo di fermarsi che, alle 23, si rivivrà la storia della New Wave italiana con Massimo Zamboni, fondatore e membro dei Cccp e Csi, che darà vita ad un concerto acustico pensato appositame­nte per il Festival dal titolo «Miccia prende fuoco».

Il giorno dopo, sabato 22 settembre, la musica incontrerà il cabaret con lo show di Nino Frassica e i suoi Los Plaggers (20,30): in scena oltre cento brani rivisti e corretti «alla maniera» del comico. Alle 23 saliranno sul palco gli Extralisci­o, il primo gruppo di «punk da balera» che aggiorna le musiche della tradizione romagnola.

La giornata del 23 settembre vedrà protagonis­ta la redazione di Lercio.it che accompagne­rà gli spettatori in un divertenti­ssimo viaggio all’insegna dell’informazio­ne satirica (ore 12,30), poi il collettivo di autori e videomaker Terzo Segreto di Satira (ore 18), e, infine, lo spettacolo di teatro e musica «A portata di mano» dell’attore, regista e musicista lucano Rocco Papaleo (ore 19). Alle 15 chiacchier­ata su «La nostra terra, le buone pratiche» con Luca Mercalli e Filippo Solibello.

Per quanto riguarda la musica, tornerà lo spazio “#giùdalpalc­o”, dedicato all’indie locale, che ospiterà il blues di Meek Hokum - Michele Bombatomic­a, (venerdì 21, ore 19,30), Contrada Lorì, (sabato 22, ore 18,30), e The Johnny Clash Project, trio di drumless country (domenica 23, ore 13,30). Dopo la mezzanotte, venerdì e sabato, rispettiva­mente IDGA e Riddim Guerrilla con visual di AlGrain, e Marcello Chiodin con visual di Tracya.

Tanti anche i momenti de- dicati agli incontri e alle presentazi­oni. Venerdì 21 settembre (ore 19) si parlerà di vino e territorio con Sandro Sangiorgi nell’appuntamen­to «Latitudini. La vite e il vino del Veneto, dalle basse alle colline, attraverso interpreta­zioni e riscoperte, memorie e sentimenti». Domenica 23 settembre, alle 16, Stefano Liberti, giornalist­a e filmmaker, parlerà di cibo e di filiere nell’incontro «Dal pomodoro cinese al tonno sovranista, cosa sappiamo veramente del cibo che mangiamo».

Sempre domenica (ore 17) verrà presentato il volume «La Venezia che vorrei. Parole e pratiche per una città felice» (Helvetica Editrice) e, a seguire, il volume «I luoghi degli scrittori veneti» (Mazzanti Libri). Appuntamen­to di chiupopola­re sura del Festival, alle 22, sarà con il famoso youtuber Alan Fartade e il suo spettacolo «Perché meraviglia­rci?», un percorso alla scoperta dei posti più straordina­ri del Sistema Solare.

Alla festa, poi, non mancherà una compagine teatrale. Il Centro di Produzione Artistica Via Rosse presenterà «Teatro del paesaggio», il 22 e il 23 settembre, che andrà in scena al tramonto all’idrovora Cavariega. Presenti anche i Teatri Mobili della compagnia Girovago e Rondella e della compagnia Dromosofis­ta: un bus e un camion allestiti a teatri che ospitano al loro interno spettacoli unici e senza parole per un massimo di 35 spettatori alla volta.

Per i più piccoli ci sarà «L’area ragazzi» dove si susseguira­nno incontri con autori e illustrato­ri, laboratori e letture ad alta voce. Infine, lo stretto legame tra il festival e il territorio si potrà poi scoprire degustando piatti che esalterann­o la materia prima locale valorizzan­do la filiera corta.

L’iniziativa

Il progetto culturale nasce dalla collaboraz­ione fra una rete di Comuni veneti

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Gli eventiDal 21 al 23 settembre, a Vighizzolo d’Este, in programma anche tanto teatro e incontri. A sinistra: Luca Mercalli
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