Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
IL FESTIVAL DELLE BASSE
L’AREA FRA GLI EUGANEI E L’ADIGE DIVENTA PER TRE GIORNI PALCO DELLE AVANGUARDIE
Tre giorni di musica, teatro e letteratura per riscoprire il fascino delle «Basse». Da 21 al 23 settembre, il comune padovano di Vighizzolo d’Este ospiterà la quarta edizione del Festival delle Basse, la prima rassegna culturale promossa da una rete di Comuni delle province di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo per la valorizzazione dell’area che si estende a Sud dei colli Euganei fino al fiume Adige (ingresso gratuito, info su www.festivaldellebasse.it).
Gli obiettivi principali del progetto sono quelli di trasformare le «Basse» in contenitori culturali, valorizzare in senso turistico il patrimonio materiale e potenziale di queste aree, promuoverne lo sviluppo socio-economico e contribuire alla riqualificazione del territorio e alla ridefinizione della sua identità.
E si comincia con tanta musica per la quarta edizione del Festival. L’esordio è affidato al suono sincopato del tamburello, venerdì 21 settembre (ore 21), che scandirà il concerto dell’Orchestra Popolare La Notte delle Taranta, composta da musicisti di pizzica e musica popolare del Salento. Neppure il tempo di fermarsi che, alle 23, si rivivrà la storia della New Wave italiana con Massimo Zamboni, fondatore e membro dei Cccp e Csi, che darà vita ad un concerto acustico pensato appositamente per il Festival dal titolo «Miccia prende fuoco».
Il giorno dopo, sabato 22 settembre, la musica incontrerà il cabaret con lo show di Nino Frassica e i suoi Los Plaggers (20,30): in scena oltre cento brani rivisti e corretti «alla maniera» del comico. Alle 23 saliranno sul palco gli Extraliscio, il primo gruppo di «punk da balera» che aggiorna le musiche della tradizione romagnola.
La giornata del 23 settembre vedrà protagonista la redazione di Lercio.it che accompagnerà gli spettatori in un divertentissimo viaggio all’insegna dell’informazione satirica (ore 12,30), poi il collettivo di autori e videomaker Terzo Segreto di Satira (ore 18), e, infine, lo spettacolo di teatro e musica «A portata di mano» dell’attore, regista e musicista lucano Rocco Papaleo (ore 19). Alle 15 chiacchierata su «La nostra terra, le buone pratiche» con Luca Mercalli e Filippo Solibello.
Per quanto riguarda la musica, tornerà lo spazio “#giùdalpalco”, dedicato all’indie locale, che ospiterà il blues di Meek Hokum - Michele Bombatomica, (venerdì 21, ore 19,30), Contrada Lorì, (sabato 22, ore 18,30), e The Johnny Clash Project, trio di drumless country (domenica 23, ore 13,30). Dopo la mezzanotte, venerdì e sabato, rispettivamente IDGA e Riddim Guerrilla con visual di AlGrain, e Marcello Chiodin con visual di Tracya.
Tanti anche i momenti de- dicati agli incontri e alle presentazioni. Venerdì 21 settembre (ore 19) si parlerà di vino e territorio con Sandro Sangiorgi nell’appuntamento «Latitudini. La vite e il vino del Veneto, dalle basse alle colline, attraverso interpretazioni e riscoperte, memorie e sentimenti». Domenica 23 settembre, alle 16, Stefano Liberti, giornalista e filmmaker, parlerà di cibo e di filiere nell’incontro «Dal pomodoro cinese al tonno sovranista, cosa sappiamo veramente del cibo che mangiamo».
Sempre domenica (ore 17) verrà presentato il volume «La Venezia che vorrei. Parole e pratiche per una città felice» (Helvetica Editrice) e, a seguire, il volume «I luoghi degli scrittori veneti» (Mazzanti Libri). Appuntamento di chiupopolare sura del Festival, alle 22, sarà con il famoso youtuber Alan Fartade e il suo spettacolo «Perché meravigliarci?», un percorso alla scoperta dei posti più straordinari del Sistema Solare.
Alla festa, poi, non mancherà una compagine teatrale. Il Centro di Produzione Artistica Via Rosse presenterà «Teatro del paesaggio», il 22 e il 23 settembre, che andrà in scena al tramonto all’idrovora Cavariega. Presenti anche i Teatri Mobili della compagnia Girovago e Rondella e della compagnia Dromosofista: un bus e un camion allestiti a teatri che ospitano al loro interno spettacoli unici e senza parole per un massimo di 35 spettatori alla volta.
Per i più piccoli ci sarà «L’area ragazzi» dove si susseguiranno incontri con autori e illustratori, laboratori e letture ad alta voce. Infine, lo stretto legame tra il festival e il territorio si potrà poi scoprire degustando piatti che esalteranno la materia prima locale valorizzando la filiera corta.
L’iniziativa
Il progetto culturale nasce dalla collaborazione fra una rete di Comuni veneti