Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Parco delle Dolomiti in cerca del direttore Pubblicato il bando per scegliere una triade Zaetta: «Ma servirebbe prima il presidente»

- Moreno Gioli

BELLUNO In attesa che si sblocchi l’empasse attorno al nome del presidente, il Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi cerca il nuovo direttore. Il prossimo 4 marzo scadrà il mandato quinquenna­le di Antonio Andrich e sul sito dell’ente è già stato pubblicato l’avviso per la scelta della triade di candidati che verrà comunicata al ministro dell’ambiente per il conferimen­to dell’incarico. Il termine per la presentazi­one delle domande è il 24 ottobre.Sembra ancora lunga la strada, invece, per la nomina del nuovo presidente. Ruolo vacante da oltre tre anni, dopo l’esperienza di Benedetto Fiori. Colpa dei veti incrociati della politica, che non è mai riuscita a trovare un accordo sulla persona adatta. Molti i nomi usciti alla ribalta, stoppati da subito o a pochi metri dal traguardo. Una soluzione sembrava possibile a breve, ora che la filiera politica Roma-Venezia ha lo stesso colore, ma ancora poco si muove all’orizzonte. Tanto che, prima del presidente, l’ente parco rischia di avere il nuovo direttore: «Sarebbe meglio il contrario — commenta Franco Zaetta, vicepresid­ente da tre anni e facente funzioni — perché il presidente dovrebbe partecipar­e attivament­e alla nomina del direttore, il suo braccio destro». Il nome di Zaetta, già sindaco di Pedavena, rientra da sempre nel novero dei candidati alla presidenza, ma la sua vicinanza all’area Pd sembra metterlo fuori gioco. In questi anni ha condotto la barca, ma è pronto a passare la mano: «Un presidente con piene funzioni è fondamenta­le — dice — altrimenti la macchina fatica a carburare».

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