Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Conte: «Fatto l’accordo, il Teatro è salvo» Il sindaco in Consiglio: «Intesa con Cassamarca, stagione al via. E dal 2019 entrerà nello Stabile». Scintille col Pd
TREVISO Per dare l’annuncio dell’accordo, il sindaco ha scelto un «colpo di scena» in apertura di Consiglio comunale: «Il Teatro comunale è salvo, la stagione sarà regolare e comincerà il 25 ottobre, Fondazione Cassamarca garantisce un altro anno di gestione e contestualmente parte il percorso per aderire al Teatro Stabile del Veneto». Così, dopo due mesi di trattative, Ca’ Sugana ha individuato la soluzione per arginare i problemi economici di Ca’ Spineda, che si sfilerà a fine stagione. Ma l’opposizione consiliare ha subito evidenziato carenze e sollevato dubbi sulla trattativa. «Il Teatro comincia a vedere la luce – ha affermato Mario Conte -. Abbiamo segnato la strada per diventare partner di Regione, Venezia e Padova, entrando nel grande circuito dei teatri. È stato un periodo complicato, la soluzione è arrivata sul filo del rasoio, la programmazione è salva, ringrazio Fondazione Cassamarca e l’avvocato Gagliardi senza i quali non avremmo avuto né Teatro né università». E l’opposizione? «Il Teatro va oltre la politica, è una risposta alla città e ai cittadini – ha detto il sindaco -. Ma al di là di tante parole, nessuno ha mai presentato una proposta concreta sul mio tavolo da giugno o ha chiesto un appuntamento per parlarne».
Impensabile che il centrosinistra (che aveva proposto la «fondazione di partecipazione» coinvolgendo i cittadini nella gestione e programmazione) non ribattesse con preoccupazione.
Pelloni Sbagliato non aprire la gestione ai cittadini
Franco Rosi di Treviso Civica ha sottolineato la mancata condivisione con il Consiglio, «le informazioni sarebbero dovute arrivare in sede diversa». Antonella Tocchetto punta il dito, «non si coprano le difficoltà degli altri teatri con i fondi al Teatro di tradizione di Treviso». «Non ci sono vincitori e vinti, è una vittoria per Treviso – ha aggiunto il capogruppo Pd Stefano Pelloni -, ma si è voluto farne una lotta politica. La fondazione di partecipazione avrebbe messo il Comunale nelle mani dei cittadini come bene comune, mettendo in secondo piano Fondazione Cassamarca, ormai quasi in liquidazione, citata per i risultati ottenuti ma dimenticando che tanti buchi neri in città arrivano dalle operazioni urbanistiche del passato».
Il 25 ottobre si parte con un concerto, il 26 e 28 ottobre l’opera, il 2, 3 e 4 novembre la prosa. «Il calendario con la programmazione del Del Monaco – assicura Conte – sarà presentato a giorni».
Ma ai Trecento è stato anche il giorno della polemica per la cancellazione di due ciclabili dal triennale delle opere, a Sant’Antonino e a Monigo. Una ventina di residenti si è presentata in Consiglio con manifesti e cartelloni, «Conte Pedala», e hanno parlato a lungo col sindaco. Si incontreranno lunedì in municipio per capire il futuro dei progetti: l’amministrazione vuole spostarli dal 2018 al 2020. Ma i residenti non si fidano.