Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Casier, telecamere e sette autovelox con i fondi destinati all’accoglienza
Oltre cinquanta (54 per l’esattezza) telecamere di sorveglianza e 7 box per autovelox. Sono le nuove misure di sicurezza adottate dal Comune di Casier, che si «blinda» grazie ai contributi straordinari ministeriali (stanziati dall’ex ministro Marco Minniti) dovuti all’accoglienza dei richiedenti asilo, che vengono ospitati all’ex Caserma Serena di Dosson. Per il «Progetto telecamere», il sistema di videosorveglianza progettato con Contarina, sono stati impiegati i 120 mila euro provenienti dai contributi della Legge Minniti del 2017, uno stanziamento di fondi previsto per l’accoglienza dei migranti nella struttura di Dosson e per il loro inserimento nel sistema lavoro del territorio. Finanziamenti redistribuiti in seguito alle richieste dei cittadini di Casier, che avevano sollecitato l’amministrazione comunale a destinare una gran quota delle risorse per un maggior controllo sulle aree più sensibili del comune. Sono infatti 13 le aree ora sorvegliate, tra cui le zone del municipio, delle scuole e delle piazze; inoltre sono state aggiunte videocamere nei pressi delle rotonde stradali o vicino ai parco giochi. Dalle 10 telecamere di sicurezza del 2014 si è quindi passati alle 54 odierne, di cui 7 usate esclusivamente per il riconoscimento delle targhe e posizionate lungo il Terraglio Est, arteria sulla quale circolano migliaia di veicoli che ora saranno monitorati mediante il sistema di lettura delle targhe, in grado di identificare le auto senza assicurazione e le vetture rubate o con a bordo persone sospette. Miriam Giuriati, sindaco di Casier, è soddisfatta per il lavoro svolto dagli enti locali: «C’è stato un gran gioco di squadra che ha visto coinvolti il comune, la polizia locale, i carabinieri e soprattutto Contarina, che ha messo in piedi l’intero progetto di sicurezza». Lo stesso sindaco torna sulla questione dei migranti che risiedono nell’ex caserma Serena: «Quest’anno il numero di richiedenti asilo è sceso a 380, e a noi di Casier spetta il dovere di inserire nel territorio un terzo del totale. Devo sottolineare che si stanno integrando bene e - prosegue Giuriati - oggi le segnalazioni dei fenomeni di microcriminalità non vedono coinvolti i migranti, bensì interessano ragazzi di 15-16 anni». Perlopiù italiani. Si tratta di «una nuova emergenza sociale, adolescenti che durante il loro tempo libero si divertono a rovinare le strutture dei nostri parchi e dei giardini comunali. Dei veri e propri vandali». A tal proposito il comune di Casier starebbe pensando di fissare alcuni incontri sul territorio, per sensibilizzare le famiglie su questo problema.