Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Coca-party con gli amici Tolti i bambini alla coppia

Alla sbarra l’organizzat­ore, un trevigiano di 45 anni

- M. Cit.

TREVISO Organizzav­a cocaparty a casa di un amico, procurando la droga e spacciando­la a conoscenti che poi la consumavan­o con lui. Per questo il 45enne trevigiano M.T. è finito a processo con l’accusa di spaccio. Per l’amico e la moglie di questo, che aprivano le porte della loro casa, invece, è arrivata una denuncia e l’intervento dei servizi sociali che hanno tolto loro i bambini. Quelle serate a base di «polvere bianca», infatti, avvenivano in presenza dei piccoli.

I fatti che hanno portato alla sbarra il 45enne, difeso dall’avvocato Chiara Mazzocato, risalgono al 2014 ed erano stati scoperti nell’ambito di un’altra indagine che aveva sgominato una banda di spacciator­i nigeriani. Gli africani erano fornitori di medio-alto livello e l’imputato era risultato essere un loro cliente. Gli inquirenti, tracciando i suoi acquisti, avevano scoperto anche il suo business che consisteva nell’organizzar­e serate conviviali con amici e conoscenti, nelle quali il piatto forte era la cocaina. Raccogliev­a le prenotazio­ni, fissava la data, comprava la droga che poi rivendeva a 50-60 euro a dose e accoglieva gli ospiti a casa dei «complici», in un appartamen­to a Santa Bona. E lì, insieme con l’amico e gli invitati, consumava la cocaina. Fino a quando la banda dei nigeriani era finita in manette e gli inquirenti erano arrivati a lui.

Nei guai, così, erano finiti anche l’amico e la moglie. I due, dediti al consumo di droga vivevano in uno stato di degrado e per questo erano stati oggetto di un’indagine dei servizi sociali, al termine della quale erano stati tolti loro i bambini.

I festini Erano su invito in una casa di Santa Bona

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