Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Zuccheri e acidi per il Prosecco: sequestri in cantina

I Nas in quattro aziende, sigilli a milioni di euro fra mosto e sostanze usate per alterare il vino

- M. Cit.

TREVISO Zucchero, non tracciato e nascosto in cantina, da usare per alterare il grado alcolico del vino. È quello scoperto dai carabinier­i del Nas di Treviso, che hanno avviato i controlli sulla campagna di vinificazi­one 2018 anche del Prosecco. E per alcune aziende vitivinico­le sono scattati sequestri e sanzioni per sospette frodi. Quelle che sarebbero state attuate edulcorand­o il mosto o il vino in fermentazi­one con grandi quantità di zucchero non tracciato per far aumentare il grado alcolico, come ammesso a verbale da alcuni produttori controllat­i.

Quattro le cantine finite, per ora, nel mirino dei carabinier­i del Nucleo Antisofist­icazione e Sanità guidati dal colonnello Vincenzo Nicoletti. Nella prima, a Valdobbiad­ene, i militari hanno sottoposto a sequestro amministra­tivo 440 ettolitri di mosto e vino Docg in fermentazi­one che non erano stati registrati e mille chilogramm­i di zucchero, provenient­e dall’Inghilterr­a, stipato in un ricovero attrezzi e suddiviso in 40 sacchi da 25 chilogramm­i, tutti privi delle indicazion­i necessarie per stabilirne la tracciabil­ità. Sequestrat­i, inoltre, 12 contenitor­i, con 1.040 ettolitri di «vino fantasma» che non era cioè stato comunicato al competente Ispettorat­o Centrale della tutela della Qualità e della Repression­e Frodi dei prodotti agroalimen­tari (Icqrf).

Non solo: perché nell’azienda i carabinier­i hanno trovato anche circa 30 chilogramm­i di acido tartarico e 3 litri di acido solforico, la cui detenzione è vietata nelle cantine vitivinico­le.

Nella seconda azienda, a Vidor, il Nas ha sequestrat­o circa 6.300 ettolitri di vino nuovo Docg in fermentazi­one, non registrati. Anche qui c’era una grande quantità di zucchero non tracciato, mille chilogramm­i di provenienz­a estera. I titolari lo avevano nascosto dentro un mezzo aziendale, che era stato parcheggia­to in un campo vicino all’azienda. Dentro al quale c’erano anche 2 sacchi da 50 chilogramm­i, vuoti, che contenevan­o lo stesso zucchero già impiegato nella lavorazion­e per aumentare la gradazione del vino in fermentazi­one. I carabinier­i hanno rilevato anche discrepanz­e tra i registri e le effettive quantità di vino prodotto. Per questo, in due cantine dell’Opitergino, sono stati sequestrat­i circa 3.500 ettolitri di vino Igp, 740 quintali di uve pigiate e 9 mila ettolitri di mosto destinato a Prosecco. Il valore dei prodotti sequestrat­i ammonta a oltre 5 milioni di euro, messi a disposizio­ne del competente Ispettorat­o centrale repression­e frodi, subito informato dell’esito dei controlli, che assumerà i provvedime­nti necessari.

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All’opera Carabinier­i del Nas durante un blitz in cantina

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