Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il liutaio e una chitarra per difendere le foreste
A San Giovanni al Natisone un presidio per il pianeta. E uno strumento unico
Una chitarra in legno certificato Fsc (Forest Stewardship Council) di Abete Rosso, Betulla, Mogano, Ovangkol, Pao Ferro, Rovere Chiaro e Rovere Scuro per sensibilizzare a un utilizzo ambientalmente sostenibile di un materiale meraviglioso come il legno. È l’opera ideata e realizzata dal liutaio friulano Marco Lorenzon a seguito di un’idea di Gianni Cantarutti grande esperto di legno che, sempre a scopo didattico-educativo, in una quarantina d’anni ha raccolto, da solo e nella più totale indifferenza delle istituzioni, legni di oltre un migliaio di specie arboree (quelle più comunemente usate nelle attività produttive) nella splendida xiloteca «Lignamundi» di San Giovanni al Natisone (Ud).
«Se in Europa e in Italia da qualche decennio a questa parte le foreste stanno tornando a crescere e l’attenzione alla sostenibilità ambientale, dopo il summit di Rio del 1992, è in continuo aumento — spiega Cantarutti — in altre parti del mondo e particolarmente nelle foreste tropicali come quella amazzonica o quelle del sud est-asiatico è continua una progressiva devastazione sia per prelevare il legno da destinare all’industria, sia, ancor di più, per fare spazio ai campi per le coltivazioni e l’allevamento. Si tratta — continua il wood expert friulano — di un enorme problema per il futuro perché le foreste sono essenziali alla vita sul nostro pianeta. Per questo da anni con l’associazione “Cultura Legno” siamo impegnati a valorizzare i vari utilizzi del legno, ma tenendo presente i problemi ambientali che il prelievo del legname può creare. All’interno di questa attività — prosegue — è nata l’idea della chitarra realizzata con legni certificati Fsc, una certificazione internazionale che garantisce che si tratti di legname proveniente da tronchi abbattuti secondo un piano di taglio che permetta alla foresta di prelievo di non vedere depauperato il proprio patrimonio arboreo e di continuare a rinnovarsi».
L’idea della chitarra è legata anche al fatto che una parte molto significativa degli strumenti musicali sono realizzati utilizzando legni pregiati che oggi, data la forte richiesta anche dal mondo della liuteria, cominciano a scarseggiare in natura, Cantarutti, insieme all’associazione «Cultura Legno» e al liutaio Marco Lorenzon ha deciso di realizzare uno strumento fra i più popolari utilizzando esclusivamente legni certificati.
«Realizzando un’unica chitarra-simbolo, perfettamente funzionante, ma senza alcun intento commerciale — chiarisce Cantarutti — abbiamo voluto sensibilizzare tutti a porre attenzione alla provenienza del legname e a richiedere che sia certificato. Oggi, infatti, non ci sono solo i grandi produttori di strumenti in serie, ma anche una miriade di liutai o di amatori che costruiscono strumenti e che di solito non fanno caso alla provenienza del legname. Siccome, però, il legno certificato non ha costi maggiori di quello non certificato, prestare attenzione alla provenienza e abituarsi a utilizzare legnami il cui prelievo sia ambientalmente sostenibile, sono azioni di buon senso che non costano nulla, ma che possono avere un grande impatto sul futuro del nostro pianeta. Azioni che, ovviamente, possono essere compiute non solo da chi si occupa di strumenti musicali, ma da tutte le aziende piccole e grandi che utilizzano il legno per qualsivoglia motivo. Il nostro intento finale — specifica — è di fare crescere grandemente la richiesta di legno certificato in modo che anche chi commercia in legno sia obbligato ad aumentare l’offerta di legname prodotto in maniera ambientalmente sostenibile che oggi, purtroppo, è ancora piuttosto scarsa».
Un’attività di sensibilizzazione che punta anche sul Nord-Est nelle cui foreste crescono diversi alberi i cui legni sono utilizzati dall’industria, come ad esempio l’abete rosso di risonanza della foresta di Tarvisio o l’abete bianco diffuso nelle dolomiti. «Abbiamo diversi boschi certificati—afferma l’esperto friulano — abbiamo le aziende di trasformazione, ma c’è ancora poca conoscenza della questione e, quindi, la comunicazione diventa fondamentale per stimolare l’utilizzo di legno certificato da parte delle nostre imprese».
La chitarra con i sette legni certificati, dunque, diventa un’occasione di divulgazione in linea con l’attività che Cantarutti e la sua associazione portano avanti da molti anni con la xiloteca Lingnamundi: «È sempre visitabile su appuntamento al numero 333.7442296 e che riteniamo possa essere molto interessante per gli architetti, gli arredatori, gli artigiani, gli imprenditori del settore, ma anche per gli studenti»
Progetto
Realizzando un simbolo abbiamo voluto sensibilizzare tutti a porre attenzione alla provenienza del legname e a richiedere che sia certificato. Non ha costi maggiori, ed è ambientalmente sostenibile. È una azione di buon senso che non costa