Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Barca in ora è un bagno nuovo
Ad Aviano c’è l’unica azienda nel mondo che può riciclare questo materiale Grazie a 40 anni di ricerca, e a una visione. Ecco la storia di Gees Recycling
Sono più di un milione solo le piccole imbarcazioni in vetroresina presenti in Italia
Al lavoro
Il carico della linea del trattamento rifiuti alla Gees Recycling, azienda di Aviano specializzata nel riciclo
Ci sono voluti quasi 40 anni perché le idee, allora visionarie, sul riciclo della vetroresina, di Giovanni Lucchese, operatore chimico che lavorava i compositi fibrorinforzati (Cfr), trovassero attuazione, ma finalmente nel 2012 la friulana Gees Recycling Srl (costituita nel 2010) è riuscita a depositare il primo e unico brevetto al mondo per il riciclo dei Cfr.
Dopo due anni di sperimentazione, infatti, l’azienda con sede produttiva ad Aviano (Pn), grazie anche alle collaborazioni con l’Area science park di Trieste, riuscì a definire un processo industriale non inquinante, denominato Rfm (recycled fiberglass material) attraverso il quale gli scarti di lavorazione e i rifiuti in Cfr, sono dapprima triturati per ottenere un macinato fine e poi trasformati in nuovi prodotti, a loro volta riciclabili al 100%.
Con il sistema Rfm si attua una vera rivoluzione nel campo del riciclo e della tutela dell’ambiente. Sono molte migliaia le tonnellate di rifiuti di vetroresina e di altri compositi fibrorinforzati, derivanti sia dagli sfridi di lavorazione, sia dalla fine del ciclo di vita di prodotti in questi materiali (ad esempio le imbarcazioni in vetroresina), che fino all’inizio dell’attività di Gees Recycling finivano in discarica o, peggio, rimanevano a cielo aperto come le tante carcasse di vecchie natanti che si vedono lungo le nostre coste.
«Oggi —spiega l’ad dell’azienda friulana, Franco Mioni — recuperiamo quasi 1800 tonnellate l’anno di Cfr, dando vita a circa 2200 tonnellate di nuovi pannelli, a loro volta riciclabili, che vista l’ottima resistenza all’acqua e alle escursioni termiche, trovano impiego nell’arredamento bagno e cucina, negli allestimenti isotermici (magazzini refrigerati) e nell’automotive (pianali di furgoni e camion). Solo gli sfridi di lavorazione dell’aziende che producono Cfr in Italia, però –— sottolinea — ammontano a circa 10mila tonnellate annue, alle quali vanno aggiunte tutte le tonnellate recuperabili da prodotti in Cfr a fine ciclo di vita, come una parte (2030mila all’anno) del circa un milione di piccoli natanti in vetroresina presenti in Italia. Per questo gli spazi di crescita sono enormi».
Gees Recycling è partecipata sia da Vetroresina Spa di Ferrara, sia dalla genovese Spininvest di Spinelli Group, una delle maggiori società di logistica portuale di Genova, e ciò permette f sinergie sia tecnicoscientifiche che commerciali. Proprio grazie a queste, Gees, che ha brevettato il proprio sistema in Italia, Europa e Stati Uniti d’America, ha ambiziosi progetti di espansione. Da un lato, ha già sperimentato il riciclo delle imbarcazioni, dall’altro ha in programma la crescita della produzione ad Aviano fino a 5mila tonnellate annue, l’apertura di nuovi stabilimenti, nonché il trasferimento tecnologico del proprio sistema ad altri operatori (con partecipazione diretta o cessione del know-how a fronte di royalties) nei Paesi europei con più forte produzione di Cfr quali Austria, Francia, Germania, Regno Unito e Turchia.
Un secondo stabilimento da 10mila tonnellate, che, almeno in parte, sarà dedicato allo smaltimento di imbarcazioni, dovrebbe vedere la luce entro il 2020 a La Spezia. Altre opportunità, poi, si dovrebbero aprire negli Usa, vista la forte presenza di Vetroresina Spa oltreoceano. «Un’ulteriore importante prospettiva — conclude Mioni — nasce dalla partecipazione a un progetto Interreg Italia-Slovenia, presentato dal Polo tecnologico di Pordenone su nostra idea, il cui obiettivo è creare un sistema integrato di tracciamento dei rifiuti in Cfr, corredando ogni pannello di un circuito elettronico che conterrà tutte le informazioni sul panello stesso come la composizione, l’origine e le tecniche di riciclo».
Franco Mioni
Oggi diamo vita a circa 2200 tonnellate di nuovi pannelli, a loro volta riciclabili, impiegati anche nell’arredamento di bagni e cucine