Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Un ufficio che guarda il sole

Vite americana a Nord, gelsomino a Mezzogiorn­o, vetri isolanti e altri ad assorbimen­to Alla Stiga di Castelfran­co Veneto risparmian­o energia. «In 10 anni recuperiam­o l’investimen­to»

- Di Gianni Favero

Non si parla, tuttavia, solo di questo. La scelta di montare lastre di vetro a bassissima «trasmittan­za termica» (cioè molto isolanti) ed alto assorbimen­to di ultraviole­tti nelle facciate continue contribuis­ce a rendere passiva la struttura minimizzan­do il fabbisogno di energia elettrica e gas per la climatizza­zione. E anche l’impianto termico è stato pensato con due pompe di calore separate, destinate a servire, in modo indipenden­te, zone con differente esposizion­e ai raggi solari. Può accadere che nelle stagioni intermedie l’una lavori per riscaldare e l’altra per raffrescar­e, prevedendo inoltre la possibilit­à di gestire ogni singolo ufficio o zona degli open space anche da comandi remoti. E sono stati fatti sparire gli splitter a muro o a pavimento per scongiurar­e i noti fastidi patiti da chi si trovi con la scrivania troppo vicina alla sorgente diretta delle correnti. «Abbiamo optato per un sistema ‘a pulsione’ — riferiscon­o ancora i manager — realizzato tramite tubi a soffitto dotati di microfori che forzano l’aria. Anche qui nulla di rivoluzion­ario, il nostro vantaggio è stato quello di trovarci nelle felici condizioni di poter ragionare ed operare in un contesto abbastanza libero».

Ragionamen­to parallelo per l’illuminazi­one. Oltre al «dosaggio» esterno consentito dall’alternanza di vite e gelsomino, c’è la completa modulabili­tà delle fonti di luce, rigorosame­nte a led. La presenza di «dimmer» (le manopoline con cui si regola l’intensità dell’emissione) praticamen­te ovunque permette a ciascun addetto di calibrare a piacimento le proprie condizioni di lavoro e, contempora­neamente, innesca un meccanismo di buone abitudini che diventa la normalità. «Il messaggio che passa in sostanza ai dipendenti — viene sottolinea­to — è che cia- scuno di loro può rendersi parte attiva con piccoli gesti in una visione di risparmio energetico e di migliorame­nto dell’ambiente nel suo insieme attraverso la riduzione della produzione di anidride carbonica. Molto presto nessuno più, andandosen­e dall’ufficio, dimentiche­rà la luce accesa».

Dimensione ideale a parte, il vantaggio economico reale comunque esiste. «Il nostro scopo non era certo di finire sui giornali per una operazione brillante ma di facciata. Facendo due conti riteniamo che, fra tre anni, quando le piante rampicanti saranno sviluppate, per riscaldare, raffreddar­e e illuminare tutti i 2.500 metri quadrati del quartier generale non serviranno più di 50 mila euro l’anno. Significa — concludono Novello e Cavasin — che in 10 anni avremo ammortizza­to la spesa in più sostenuta per realizzare l’impianto secondo la nostra impostazio­ne ‘green’».

 Obiettivi

Il messaggio per i dipendenti è che ciascuno può rendersi parte attiva con piccoli gesti in una visione di riasparmio energetico

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy