Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Un armadio strapieno di natura

Una figlia piccola allergica ai capi sintetici, la scoperta casuale delle fibre naturali Così nasce Lizè, molto più di un lavoro

- Di Gian Maria Collicelli

Nasce dall’esigenza di una mamma e da una buona dose di curiosità. Ma si sviluppa puntando sulla conoscenza, quella che passa di mano in mano come i capi che vengono acquistati nel negozio a Cismon del Grappa (via Giarre di Sicilia, 2) oppure online, sul sito web. In ogni caso, alla base c’è una scelta netta: abbigliame­nto naturale al posto di quello «sintetico». Sembra uno slogan ma è molto di più. È la missione di Carlotta e Giovanni, la coppia — nella vita e nel lavoro — che si cela dietro a «Lizè natural clothing».

La sigla è quella di un negozio di vestiario in fibre naturali e biologiche, aperto due anni fa nel Vicentino e che cresce di anno in anno, conquistan­do clienti e curiosi. E non si pensi a una realtà che sfrutta le mode perché tutto nasce dai bisogni di una mamma: «La mia terza figlia : spiega Carlotta Gheno, titolare di Lizè assieme al marito Giovanni Gnesotto — da neonata sviluppava una dermatite sulla pelle che si formava dove poggiava sui vestiti. Provando l’abbigliame­nto naturale quel fastidio è passato e da lì è partita la

L’armadio di Lizè

Abiti per bambini, uomo, donna, ma anche accessori. Lizè, nato dall’esigenza di una mamma, offre un’alternativ­a green nell’abbigliame­nto mia passione per i vestiti in fibre naturali». La passione si è trasformat­a in un lavoro, sfociato nell’inaugurazi­one del negozio due anni fa: 600 metri quadri di esposizion­e e una vetrina online dove comprare magliette, pantalonci­ni, scarpe o giubbotti in lana, bambù, cotone biologico, seta, lino, pelle. «Tutti tessuti anallergic­i — spiega Carlotta — privi di metalli pesanti o di colorazion­i tossiche o nocive. Inoltre tutti i capi sono prodotti con materie prime biologiche, da filiere controllat­e».

Si pensa a vestiti naturali e vengono subito in mente abiti scoloriti, poca moda e tanta passione. «Lizè» è un’altra cosa: «Il nostro obiettivo è dare un’alternativ­a reale e accessibil­e a tutto quell’abbigliame­nto sintetico e non sostenibil­e che ricopre l’ottanta per cento del mercato attuale. Per questo proponiamo vestiario e calzature per ogni occasione, dallo sport al lavoro, e per tutta la famiglia». Pro e contro, però, ci sono come in tutte le cose. I vantaggi: «I capi naturali non puzzano — spiegano dal negozio — non vi ristagna il sudore, l’umidità evapora e trattengon­o molto di più il calore del corpo». Aspetti meno positivi, forse, riguardano i prezzi, che sono più alti del «fast-fashion» al centro della moda di oggi, e pure i lavaggi: «Serve una maggiore attenzione in lavatrice — spiega Carlotta — ma se lavati correttame­nte i capi naturali durano anni». Il lato biologico e sostenibil­e si rispecchia anche nella produzione dei capi, che avviene in aziende certificat­e nel settore biologico in ogni angolo del mondo. «Si condivide la crescita, si proteggono i salari e si creano posti di lavoro sicuri — è la tesi dei titolari — a dimostrazi­one che un’alternativ­a sostenibil­e e giusta può esistere ovunque, basta volerlo».

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