Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Presi i due assassini dell’addio al celibato La sposa: siano puniti

Villorba, un morto e 4 feriti: in cella un romeno e un albanese. Il testimone: erano strafatti

- Citter, Priante

TREVISO Fermati i due presunti killer di Villorba. Si tratta di un romeno e di un albanese che avrebbero ucciso un ragazzo e ferito altri quattro giovani impegnati in un addio al celibato. La promessa sposa: «Sono degli animali. Il mio fidanzato è ferito e le nozze slitterann­o di almeno sei mesi. Spero che il giudice li condanni».

TREVISO «Perché devo andare in carcere?». Così ha reagito Florin Ionut Stingaciu alla notizia che sarebbe stato portato in cella a Santa Bona a Treviso. «È morto un ragazzo, sei accusato di omicidio» gli hanno detto i carabinier­i. E solo in quel momento, il 26enne romeno, ha capito che la rissa a colpi di coltello, sabato notte, era finita nel modo più tragico.

L’uomo è stato fermato insieme a Rubin Xhika, 28enne albanese. Sono accusati di omicidio e duplice tentato omicidio in concorso. Sono stati loro, secondo i carabinier­i di Treviso, a spezzare la vita di Igor Ojovanu, 20 anni di origine moldava, accoltella­to durante l’addio al celibato dell’amico Ion Bagrin al quale avrebbe dovuto fare da testimone. La comitiva di moldavi era arrivata in Largo Molino a Villorba poco prima delle 22.30. Gli amici erano reduci da una grigliata per festeggiar­e Ion che il 13 ottobre avrebbe dovuto convolare a nozze. Erano allegri, volevano vestirlo in modo stravagant­e e portarlo in centro a Treviso.

I loro schiamazzi, nel parcheggio del condominio, avrebbero scatenato la lite con Stingaciu, che vive in uno dei palazzi, e Xhika. Sarebbe volata qualche parola grossa. Poi la sfida dei ragazzi: «Dai venite giù» che avrebbe scatenato la reazione, inaspettat­a e violentiss­ima. I due sono scesi in strada, armati di grossi coltelli da cucina, e li hanno inseguiti. «Inizialmen­te erano in tre. Ma il terzo poi è sparito e non so dire se abbia colpito qualcuno di noi. Gli altri due erano strafatti» racconta uno dei ragazzi. Stingaciu avrebbe ferito anche la fidanzata, accoltella­ta a un gluteo mentre cercava di mettersi tra lui e i giovani moldavi. Poi i colpi a Igor, raggiunto alla schiena. Una coltellata profonda gli ha reciso un polmone, provocando una vasta emorragia che l’ha dissanguat­o in pochi minuti.

All’arrivo di carabinier­i e ambulanze, a terra erano in cinque. Igor senza vita. Ion e Stefan Lungu, 18 anni, feriti gravemente. Il primo colpito alla schiena è fuori pericolo, per il 18enne invece, sottoposto ieri a un secondo intervento chirurgico, i medici hanno espresso un cauto ottimismo. Feriti lievemente anche altri due amici. I carabinier­i guidati dal maggiore Stefano Mazzanti ci hanno messo pochi minuti a identifica­re i presunti responsabi­li, che erano però già spariti a bordo di un’utilitaria. Si è ipotizzato che i sospettati fossero in fuga verso il confine e per questo è stata lanciata un’allerta alle frontiere. Invece, mezz’ora dopo il massacro, si sono presentati in ospedale: «Siamo stati aggrediti» hanno detto. Il romeno, che presentava una ferita tra il collo e la testa, è stato medicato e dopo una notte al comando dei carabinier­i è stato portato in carcere. L’altro è stato ricoverato per un trauma cranico, fino a ieri pomeriggio quando ha raggiunto l’amico a Santa Bona con un provvedime­nto di fermo firmato dal sostituto procurator­e Daniela Brunetti.

Stingaciu è nullafacen­te, con qualche precedente e un Porsche Cayenne che, secondo i vicini, «si può permettere perché fa lavorare le ragazze sulla strada. Le accompagna ogni sera». Xhika, in Italia da un anno, è sposato e lavorerebb­e come operaio. «Non sapevano che era morto un ragazzo – spiega Alessandra Nava, il loro avvocato - sono sconvolti. La loro ricostruzi­one coincide solo in parte con quella dei ragazzi. C’è stato un litigio degenerato. Ma nessun agguato. La dinamica deve essere ancora chiarita. Anche i miei assistiti sono feriti e questo significa che sono stati a loro volta aggrediti».

Intanto, ieri è stato convocato d’urgenza un comitato di sicurezza in Prefettura a Treviso. «Il fatto è grave e cruento - dice il prefetto Maria Rosaria Laganà - per certi versi inaspettat­o, anche se in zona erano stati segnalati comportame­nti che vanno approfondi­ti. Sarà l’occasione per intensific­are i controlli».

Il vicino Florin? Fa lavorare le ragazze in strada: le accompagna la sera

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 ??  ?? Il killer Sopra, Florin Stingaciu, accusato di omicidio e duplice tentato omicidio. A sinistra, i fiori in ricordo della vittima. A destra, Diana e il fidanzato Ion Bagrin
Il killer Sopra, Florin Stingaciu, accusato di omicidio e duplice tentato omicidio. A sinistra, i fiori in ricordo della vittima. A destra, Diana e il fidanzato Ion Bagrin
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