Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Leoncini, vandali espulsi dall’Accademia

Studenti denunciati da coetanea pentita: «Eravamo brilli». Cacciati dalle Belle Arti

- Biral

VENEZIA «Era solo una bravata, avevamo bevuto». Così si sono giustifica­ti davanti ai carabinier­i i quattro ragazzi che nella notte tra venerdì e sabato scorsi hanno imbrattato con la vernice rossa un leoncino in piazza San Marco e un ponte. Una bravata che però potrebbe costare loro cara. Non solo perché sono stati denunciati per danneggiam­ento e imbrattame­nto o deturpamen­to aggravato, ma perché rischiano di essere espulsi dall’Accademia.

VENEZIA In tanti, vedendo le immagini del leoncino di San Marco imbrattato, hanno pensato a una performanc­e. Un messaggio lanciato in un momento storico in cui si continua a discutere del turismo cafone e si studiano i provvedime­nti da addottare nei confronti di chi non rispetta le regole. In molti sono certi che si tratti di un atto dimostrati­vo, ancor di più a sapere che a compierlo sono stati alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti. E invece «era solo una bravata, avevamo bevuto», hanno detto i ragazzi ai carabinier­i. E questa bravata adesso potrebbe costare cara.

Non solo perché sono stati denunciati, ma perché rischiano di essere espulsi dall’Accademia. Gli studenti, tutti fuori sede, hanno confessato la «bravata» ai militari dopo essere stati convocati in seguito alla segnalazio­ne di una loro complice, una ragazza che aveva deciso di costituirs­i. Ai nomi e cognomi dei vandali, comunque, gli investigat­ori sarebbero arrivati lo stesso nel giro di poche ore, visto che le telecamere di sorveglian­za in piazza San Marco li avevano ripresi. Il gruppetto, composto di quattro ragazzi di Trento, Brescia e Perugia, ha agito nella notte tra venerdì e sabato, al termine di una serata tra le calli a suon di spritz. Con della vernice rossa hanno imbrattato un leone del Settecento, simbolo della Serenissim­a, e un ponte. Poi se ne sono andati.

«L’ultimo episodio di una serie di atti vandalici che subisce il patrimonio monumental­e di Venezia e si somma ad una continua mancanza di rispetto nei confronti della città, vittima di un uso turistico consumisti­co insopporta­bile — dichiara il deputato Nicola Pellicani, che sull’episodio ha presentato un’interrogaz­ione parlamenta­re —. Quali iniziative intende assumere il governo?».

Già il primo procurator­e di San Marco, Carlo Alberto Tesserin e l’Associazio­ne piazza San Marco avevano dichiarato che l’area marciana non può essere abbandonat­a a se stessa. Nessuno infatti aveva notato i ragazzi imbrattare il leoncino e il ponte del Carmine, sul quale hanno disegnato un bambino con un palloncino e sotto la scritta «Mi state uccidendo». Solo domenica pomeriggio una studentess­a dello Iuav, divorata dal rimorso, ha deciso di raggiunger­e la caserma dei carabinier­i e di denunciare se stessa e gli altri. Tutti e quattro sono stati denunciati per danneggiam­ento e imbrattame­nto o deturpamen­to aggravato di cose altrui e adesso le indagini continuera­nno per definire i ruoli.

Gli esecutori sarebbero due. I ragazzi hanno ammesso la volontà di voler rimediare ripulendo il monumento ma rischiano anche un provvedime­nto disciplina­re. Il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Giuseppe La Bruna, ha dichiarato che proporrà «la loro radiazione». La Bruna, che si trova fuori Venezia, convocherà presto un Consiglio accademico.

L’atto vandalico, infatti, non va a colpire solo una città che già soffre e che sta pensando, oltre alle sanzioni già stabilite, di colpire chi non rispetta le regole con il Daspo urbano, ma è anche «uno sfregio all’antica istituzion­e veneziana che è l’Accademia di Belle Arti — ammonisce la presidente, Luana Zanella —. Una realtà che molto ha contribuit­o alla vita culturale della città».

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 ??  ?? Lo scempio Il leoncino imbrattato a Venezia da un gruppo di studenti iscritti all’Accademia di Belle Arti. Rischiano l’espulsione
Lo scempio Il leoncino imbrattato a Venezia da un gruppo di studenti iscritti all’Accademia di Belle Arti. Rischiano l’espulsione

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