Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Intossicati mentre tentano un salvataggio
Milano, abbattono la porta ma l’uomo non ce la fa: «Non chiamateci eroi»
Hanno tentato di tutto per salvare un anziano intrappolato nel suo appartamento in fiamme, a Milano. E due judoka di Vittorio Veneto sono rimasti intossicati. «Non chiamateci eroi».
VITTORIO VENETO «Non chiamateci eroi: è morta una persona e purtroppo non siamo riusciti a fare di più per aiutarla». A parlare è Fabio Tonon, maestro di judo che, sabato mattina, insieme a quattro suoi allievi dell’associazione sportiva Judo Vittorio Veneto ha tentato di salvare un 78enne rimasto imprigionato nel suo appartamento in fiamme. È successo in una palazzina di via Moroni, a Milano, dove la comitiva vittoriese alloggiava mentre partecipava a uno stage di «Budo» (disciplina di arti marziali). Il pensionato purtroppo non ce l’ha fatta, ma Fabio Tonon e i suoi atleti hanno rischiato la vita per provare a salvarlo. Sono stati tra i primi ad accorgersi dell’incendio quando, scendendo con i loro bagagli diretti allo stage, hanno visto che il fumo: «Man mano che scendevamo il fumo aumentava. Individuata la porta dell’appartamento dalla quale usciva abbiamo bussato forte, ma nessuno rispondeva. La vicina ci ha detto che nell’alloggio abitava un signore in sedia a rotelle».
Il maestro, che era insieme a Matteo Pajer, 20 anni, e a tre ragazze, Elena Pagnoscin e Giulia Badassar (19 anni) e Maxine Rizzotto (30) ha capito che dovevano fare qualcosa: «Ho detto alle ragazze di portare fuori i bagagli e chiamare i pompieri. Io e Matteo abbiamo. cercato di buttare giù la porta blindata. Lo abbiamo fatto a spallate e calci. Dopo vari tentativi ci siamo riusciti. Volevamo entrare e aprire le finestre. Ma il fumo era fortissi- Abbiamo strisciato sul pavimento. Non si vedeva nulla». Fabio e Matteo hanno provato per quattro volte a farsi largo, mentre le ragazze aiutavano i residenti a mettersi in salvo: «Uscivamo per respirare e tornavamo dentro. Non si vedeva nulla, il proprietario non rispondeva. Le fiamme erano a circa 4 metri da noi. Ad un certo punto, però, non si respirava più. Volevamo entrare un’altra volta, combattuti tra il buonsenso e la preoccupazione per l’anziano. Ma era impossibile».
Poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco e hanno domato il rogo, ma per il 78enne non c’è stato nulla da fare. Tonon e Pajer sono stati portati in ospedale e sottoposti a ossigenoterapia, perché avevano respirato troppo fumo. «Siamo molto dispiaciuti – conclude il maestro - per la persona che non ce l’ha fatta. Avremmo davvero voluto poter fare di più. Sono però onorato di aver avuto vicino i miei allievi. Nel judo si insegna che si sta tutti uniti, non si lascia indietro nessuno. E loro lo hanno dimostrato».
In squadra
Altre tre atlete trevigiane hanno accompagnato fuori gli altri condomini
Quattro volte
Tanto hanno provato a farsi largo. «Ma ad un certo punto non respiravamo più»