Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nuova start up, in bottiglia l’aria delle Dolomiti

- di Davide Piol

BELLUNO Non è difficile immaginare, in un futuro prossimo, un cittadino di Hong Kong che immerso nell’inquinamen­to della metropoli si rifugia in uno spazio chiuso, avvicina l’erogatore alla bocca, chiude gli occhi e inspira aria delle Dolomiti. Chiara Bonel, 30 anni di Misurina (Belluno), ha un progetto audace. La scorsa primavera ha fondato una start up, la «Bonair Misurina», e ha già venduto un migliaio di bottigliet­te contenenti aria. Non un’aria qualsiasi ma quella che si respira a Misurina dove, grazie alle favorevoli condizioni ambientali, si trova l’Istituto Pio XII, centro di diagnosi e cura delle malattie respirator­ie infantili. «Sono la mente e il braccio dell’azienda — spiega la giovane imprenditr­ice bellunese — ma mi rendo conto di come questo rallenti il progetto. Sto cercando un’azienda legata al mondo del wellness in grado di accoglierl­o e svilupparl­o il più possibile. Vorrei fosse bellunese».

L’idea è nata da un viaggio in aereo verso l’Inghilterr­a che una bambina di cinque anni, affetta da una malattia che la rende intolleran­te a qualsiasi sostanza chimica, ha dovuto affrontare nel 2011. Un team di medici e di sub riuscirono a inserire l’aria pulita di Misurina in otto bombole che permisero alla piccola di raggiunger­e la destinazio­ne senza peggiorare ulteriorme­nte le sue condizioni. Chiara Bonel seppe sfruttare l’idea, collaudò un prototipo e lanciò il prodotto alla mostra del Cinema di Venezia, appoggiand­osi a un hotel a 5 stelle del Lido. Un potenziale cliente può scegliere tra due erogatori in plastica e alluminio: uno grande

come una bottigliet­ta d’acqua da mezzo litro (100 inalazioni) e una tascabile (30 inalazioni). Il prezzo varia dai 10 ai 17 euro circa. «Il sogno è ambizioso — continua Chiara Bonel

— se gli alberghi decidesser­o di inserire la bomboletta piccola in tutte le camere allora i numeri si farebbero interessan­ti rispetto a un singolo acquirente che viene in negozio». La grande è pensata invece per il mercato asiatico e «per tutte le realtà molto inquinate. È un trend che nasce da lì e che si sta espandendo. Io lo propongo per la prima volta in un formato più piccolo, come esperienza sensoriale». Basta rimuovere il tappo, posizionar­e il boccaglio tra i denti, premere l’erogatore con l’indice e inspirare.

Non bisogna aspettarsi niente di extra-sensoriale, perché l’aria è «insapore e inodore, ma pulita. Il mio è un progetto di consapevol­ezza». E anche di marchio Dolomiti Bellunesi. «Abito a 10 chilometri dall’Alto Adige. Troppo spesso questi territori vengono legati a un’altra regione. Dipende da quanto peso diamo alla nostra identità, quanto la spingiamo e promuoviam­o. Sta a noi invertire il senso di marcia», conclude Bonel.

 ??  ?? Bellunese Chiara Bonel, 30 anni, di Misurina, è la fondatrice di «Bonair»
Bellunese Chiara Bonel, 30 anni, di Misurina, è la fondatrice di «Bonair»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy