Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nevegàl, la Pro loco raccoglie oltre ottomila euro e dal Comune arrivano trentamila euro di skipass gratuiti

- Federica Fant

BELLUNO Ammonta a 8.628 euro la somma raccolta, fino a ieri alle 16 dalla «Pro loco pieve castionese» per scongiurar­e la chiusura degli impianti di risalita del Nevegàl. Giovedì sarà il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ad andare in Regione per discutere della questione con l’assessore al Turismo Federico Caner. La notizia è trapelata i primi giorni di settembre, quando la società Alpe del Nevegàl (composta da imprendito­ri bellunesi, che nel 2012 rilevarono gli impianti del Colle per poco più di 90 mila euro), ha comunicato al sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, che senza la garanzia di 100 mila euro per l’innevament­o, non avrebbe aperto. Con l’anno scorso, dopo anni di vacche magre, l’Alpe è tornata in pareggio e non vuole rischiare di rivedere «rosso». La società civile si è subito presa a cuore la situazione dei 150 tra albergator­i, ristorator­i, dipendenti degli impianti che – se la stagione invernale non partisse – rimarrebbe­ro senza lavoro. Il gruppo «Progetta Nevegàl domani» dell’architetto Irma Visalli prima, e «Vivaio Dolomiti» dopo hanno organizzat­o due incontri invitando tutti gli attori in gioco, per trovare una soluzione. Massaro ha preferito convocare gli operatori del Colle a decisioni prese: il Comune acquisterà 30 mila euro di skipass a titolo promoziona­le, sistemerà l’Info point e i percorsi naturalist­ici. La Pro loco continua la sua caccia ai fondi. Giovedì si saprà se la Regione interverrà per la stagione entrante.

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