Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Sulle orme di Messina e D’Antoni insegno il senso del sacrificio»
Le nuove emozioni in panchina dell’allenatore del Basket Istrana
TREVISO Ha vinto tanto. In Italia, in Spagna e persino in Nazionale con uno storico argento olimpico. Una carriera da 710 gare disputate e oltre 4500 punti segnati.
Ora per Denis Marconato, trevigiano classe 1975, è arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo della propria carriera: in panchina, da capo allenatore, alla guida del Basket Istrana in C Silver. Sabato sera l’esordio vincente contro Dueville, fra un canestro rotto e una partita che entrerà di diritto nei suoi personali annali.
Denis com’è stato l’esordio in panchina?
«Ammetto che ero davvero emozionato. Era la mia prima esperienza da allenatore, prima avevo fatto l’assistente nelle giovanili. Quindi è stato tutto nuovo, avevo persino paura di dire le cose nella maniera sbagliata, e invece per fortuna è andata tutto bene: abbiamo vinto».
Meglio in panchina o sul parquet in canottiera?
«E me lo chiedi? In campo tutta la vita. In panchina si soffre davvero tanto. Da ex giocatore mi sono accorto di tante cose da sistemare, ma da lì si può far poco: tipo dopo aver eseguito uno schema perfetto, abbiamo sbagliato un tiro da sotto..mamma mia…»
Com’è nata questa avventura?
«Quasi per caso. Facevo l’assistente nelle giovanili di Treviso Basket e ci siamo chiesti perché non fare un’esperienza senior con i noMessina stri giovani. L’idea si è incrociata con la volontà d Istrana di ricominciare e ora eccoci qui con una squadra solo di ragazzi giovani del 2000 e 1999».
A chi si ispira per questo nuovo ruolo?
«Ci sono due allenatori che mi affascinano e che ho avuto la fortuna di avere: Ettore e Mike D’Antoni. Ettore era un metodico e preciso, Mike adorava che i giocatori si divertissero. Mi piacerebbe fare l’insieme di queste due cose anche se sembrano tanto diverse».
E da coach oggi come vede TVB e il collega Menetti?
«Treviso ha un’ottima squadra e un super allenatore, in Supercoppa sono stati anche un po’ sfortunati, ma sono certo che saranno fra i protagonisti per ambire al salto di categoria in questa stagione».
Gli obiettivi da allenatore?
«Quest’anno è lasciare il segno con questi ragazzi, a cui posso passare qualcosa della mia esperienza sul campo. Come allenatore sono ancora inesperto, ma so come si sta in campo, e quindi spero di passare ai ragazzi l’impronta del lavoro e del sacrificio che serve per arrivare in alto».
Insomma non sarà una parentesi?
«Spero di no, voglio continuare quest’avventura, magari salendo di categoria con questi ragazzi oppure con un’altra esperienza».
De’Longhi Treviso ha un’ottima squadra e Menetti è un super allenatore, credo che lotteranno fino in fondo per la serie A