Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Sembrava un ventenne» Assolti quattro clienti del gigolò di soli 16 anni
TREVISO Diceva di avere 23 anni, si presentava sicuro di sé e con la barba. E nessuno gliene avrebbe dati appena 16, di anni. Per questo, quattro dei suoi clienti sono stati assolti, ieri, dall’accusa di prostituzione minorile. Perché il ragazzo, che si vendeva per incontri hard a quegli adulti, non sembrava affatto un adolescente.
A scoprire la sua attività, nel 2012, era stata la madre scoprendo alcune chat e sms dai contenuti espliciti, messaggi nei quali l’allora 16enne si accordava con i clienti su prestazioni, prezzo e luogo
degli incontri.
L’indagine aveva portato all’identificazione di cinque clienti, uomini tra i 40 e i 50 anni, finiti alla sbarra con l’accusa di prostituzione minorile. Uno di loro ha scelto il rito abbreviato ed è stato condannato a quattro mesi. Gli altri quattro, difesi dagli avvocati Fabio Crea, Fabio Pavone, Italo Albanese e Piergiorgio Oss, hanno sempre dichiarato: «Non dimostrava 16 anni, era impossibile capire che era un minore». E sono riusciti a dimostrare in aula che non c’è stato dolo nel loro comportamento, portando come prova anche una ricerca empirica condotta su un campione di uomini adulti ai quali è stata mostrata la foto del ragazzo. Che tutti hanno indicato come 20enne. Tesi difensiva accolta dai giudici, che ha assolto tutti gli imputati.