Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Entra di notte e palpeggia la figlia dei conoscenti mentre dorme: a processo
CASTELFRANCO Dormiva sicura nel suo letto. Ma proprio lì, a pochi metri dalla stanza dei genitori, sarebbe stata vittima di violenza sessuale. Da parte di un predatore che non avrebbe esitato a entrare nella sua camera di adolescente, nel cuore di una notte d’estate. Quell’uomo, un 55enne castellano, è ora finito a processo per violenza sessuale su minore. La vittima, 13 anni, si è svegliata sentendo sul suo corpo le mani dell’individuo. Nel buio ha visto un’ombra fuggire, ma l’ha riconosciuto. Perché quell’uomo era un cosentendosi noscente dei genitori.
I fatti contestati al 55enne che, difeso dall’avvocato Fabio Pavone, respinge le accuse, risalgono al 27 luglio 2016. Una calda nottata d’estate, di quelle che inducono a dormire con scuri e finestre aperte. E così aveva fatto la ragazzina, comunque sicura, protetta dalle mura della sua stanza da letto a pochi passi da quella dei genitori. Nel cuore della notte, però, qualcosa avrebbe scosso il suo sonno profondo. La sensazione di una presenza e poi quella, sempre più reale, di una mano che la stava accarezzando in modo inappropriato. Si è svegliata, pensando a un incubo. Ma quando ha aperto gli occhi ha visto, nel buio, un’ombra sopra di lei. Di un uomo. Il terrore l’ha assalita e ha urlato, così l’ombra è fuggita verso la finestra ed è lì che la ragazzina avrebbe riconosciuto il conoscente nel suo aggressore. L’uomo è stato denunciato ed è finito alla sbarra con la pesantissima accusa. La prossima udienza è fissata per il 30 ottobre, quando sarà sentita anche la giovane vittima.
Il risveglio
La ragazza, tredicenne, si svegliò di colpo: malgrado il buio riconobbe l’uomo