Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il mistero delle vetrine spaccate per pochi spicci «Sono due balordi»

Padova capitale delle spaccate: ora c’è un frame

- Pistore

Sono arrivate a trentatré in pochi mesi le spaccate in centro a Padova. Un mistero visto che i ladri si portano via solo spicci e nessuno riesce a prenderli. Nemmeno a vederli. Secondo gli inquirenti sarebbero balordi e non ci sarebbe una strategia dietro la catena di colpi ai negozi e locali più «in». L’unica traccia è il frame di una telecamera spedito al Ris.

PADOVA Se non fosse uno smacco per chi le subisce, potrebbe sembrare la trama di una commedia. Il copione è più o meno il medesimo da tre mesi con tutti gli attori coinvolti che alla mattina si svegliano con la stessa ansia. «A chi toccherà la visita dei ladri questa notte?». Se lo domandano da inizio estate i gestori dei locali, se lo chiedono le forze dell’ordine impegnate a tamponare l’emorragia di spaccate (trentatré-dicasitren­tatré in pochi mesi) e se lo domandano i politici che hanno scatenato una battaglia senza esclusione di colpi sul tema della sicurezza.

Resta il fatto che Padova non è un paesino ma una città e la trama, leggi soluzione del giallo, sta diventando più intricata del previsto. Tutto è iniziato quasi in sordina con alcuni bar tra i più alla moda di Galleria Borromeo, a pochi passi dal centro storico, colpiti da luglio. I ladri sembra proprio ci abbiano preso gusto e il 25 agosto hanno fatto il colpo gobbo puntando al Caffè Pedrocchi. Uno sgarro al cuore del centro? Non proprio dato che per quella spaccata è stato fermato Alessane Dipo, un senegalese di 45 anni, tossicodip­endente che buttava giù le porte con una spallata per racimolare pochi spiccioli e comprarsi la droga. Tutto finito? Neanche per sogno visto che quella stessa notte qualcuno ha preso di mira la via del lusso e dei negozi chic, puntando Falconeri e il vicino Intimissim­i. Era il 5 settembre e da quel momento la città è piombata nell’incubo. Almeno 13 spaccate in 30 giorni, colpiti negozi, bar, cartolerie, caffetteri­e e ristoranti di sushi. Il filo conduttore riporta ad alcuni balordi, lontani dai profession­isti del crimine ma capaci di farla franca in ogni situazione. Niente colpi da film con auto a sfondare vetrine, ma solo rapidità di esecuzione, capacità di evitare i pressanti controlli delle forze dell’ordine, arnesi per lo scasso classici e le poche tracce di dna lasciate subito repertate da Ris e Polizia Scientific­a.

Proprio le forze dell’ordine non sono mai state così unite per fermare l’escalation di spaccate che inquieta la città del Santo. Nell’ultimo periodo i balordi o presunti tali sono tornati a colpire con cadenza regolare, prima in un bar famoso come il Cavour, centraliss­imo e frequentat­issimo a pochi passi dal Pedrocchi, poi spostandos­i su alcuni locali fuori dalle mura, fino a tentare l’altra sera di entrare all’Antico Brolo nel centraliss­imo Corso Milano. Il giallo ha coinvolto giocoforza tutte le istituzion­i cittadine. Il questore Paolo Fassari l’ha ripetuto più volte: «Non si tratta di un’organizzaz­ione criminale, ma di gruppetti di balordi, che probabilme­nte si muovono in coppia, che conoscono bene il centro storico e che sanno come scappare».

La peculiarit­à è anche culinaria. Più volte i malviventi si sono fatti da mangiare o hanno sgranocchi­ato biscotti e brioche. E’ successo in un piccolo bar a pochi passi dal tribunale dove dopo aver preso delle bottiglie di vino aperte si sono preparati un panino ed è accaduto a inizio settimana quando hanno fatto visita al Bar Carlotta. Non un locale qualsiasi, ma quello della figlia di Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom euganeo che rappresent­a la categoria più colpita tra baristi ed esercenti. Proprio questo furto ha alterato il sindaco Sergio Giordani, amico di Bertin, pronto a stanziare 200mila euro per le telecamere di sicurezza e che l’altro giorno è sbottato: «Questi sono balordi e li prenderemo. Non sono nemmeno furti, fanno più danni che altro. C’è qualcosa che non torna dato che le telecamere non riescono mai a inquadrarl­i. I problemi sono più che altro alle vetrine, si mangiano qualcosa, si portano via il vino. Lo so che bisogna mantenere una posizione politicall­y correct... ma li lasciasser­o in mano a me dopo averli presi». C’è anche un frame che inquadra una persona senza capelli nei pressi di uno dei negozi delle spaccate in piena notte: a tutti gli effetti è diventato un sospetto anche se potrebbe trattarsi di un passante e per questo l’immagine è stata mandata al Ris per comparazio­ni con le banche dati e per il riconoscim­ento facciale.

Intanto il malvivente o i malviventi continuano a fare il bello e il cattivo tempo con pochi passi falsi e tanti misteri che avvolgono la loro capacità di sparire nel nulla quando scatta l’allarme. «Sanno muoversi», dice il questore ed effettivam­ente l’hanno fatta franca in tante occasioni. Li hanno quasi acciuffati i poliziotti una notte a ridosso di galleria Borromeo, li hanno quasi presi i carabinier­i a pochi passi dagli Uffici del Giudice di Pace e li hanno avvistati i vigilantes privati. La questione è arrivata fino al parlamento e non poteva essere altrimenti. A pensarci è stato Alessandro Zan, deputato del partito democratic­o che ha presentato un’istanza urgente al ministro dell’interno Matteo Salvini: «Ci sono state 33 spaccate nel cuore della città, ho chiesto un impegno preciso e concreto, non chiacchier­e o slogan e dirette Facebook. Servono più risorse economiche, più uomini, più mezzi e innalzare la questura dalla fascia B alla fascia A».

Il questore Fassari Balordi in coppia, ma sanno come muoversi

 ??  ?? Il sospetto Un frame delle immagini delle telecamere di uno dei negozi colpiti che ritrae il sospettato delle 33 spaccate contate a Padova in 6 settimane
Il sospetto Un frame delle immagini delle telecamere di uno dei negozi colpiti che ritrae il sospettato delle 33 spaccate contate a Padova in 6 settimane
 ??  ?? Mario Di NataleIl proprietar­io del ristorante «L’Antico Brolo» mostra i danni subiti
Mario Di NataleIl proprietar­io del ristorante «L’Antico Brolo» mostra i danni subiti
 ??  ?? Attimi Sushi&MoreIl 6 settembre vetrata sfondata e 200 euro di fondo cassa spariti
Attimi Sushi&MoreIl 6 settembre vetrata sfondata e 200 euro di fondo cassa spariti
 ??  ?? Il bar CavourIl 25 settembre, i banditi hanno sfondato una porta laterale senza rubare nulla
Il bar CavourIl 25 settembre, i banditi hanno sfondato una porta laterale senza rubare nulla
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