Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Conte: «Taser ai vigili e più sicurezza Le garanzie di Salvini per Treviso»
Il sindaco dal ministro: più strumenti alla polizia locale e la Serena chiuderà presto
TREVISO Più sicurezza per i vigili, taser in dotazione al comando cittadino e lo svuotamento della caserma Serena, in un futuro (forse) non lontano. Non sono promesse, quelle è difficile farle in questo momento, ma un’apertura nei confronti di Treviso c’è stata durante l’incontro fra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il sindaco Mario Conte. In primis sul documento elaborato dalla polizia locale del capoluogo, in cui vengono evidenziate le difficoltà e le richieste di un corpo non parificato alle forze dell’ordine, ma con compiti talvolta simili e che spesso opera in condizioni di rischio. «I nostri agenti devono potersi difendere, oltre a difendere i cittadini, ma non hanno gli strumenti organizzativi e fisici per farlo – spiega Conte -. Negli ultimi otto mesi in dodici sono stati aggrediti da balordi durante le operazioni di controllo e il ministro ha recepito le nostre indicazioni».
E quindi ecco la proposta del leader leghista, tramite una modifica al Decreto Salvini, per poter inserire anche Treviso nel progetto. Pur non raggiungendo i 100 mila abitanti è un capoluogo di provincia, ritenuta quindi sito sensibile: «Un’ipotesi percorribile potrebbe essere l’allargamento della dotazione del Taser, pistola ad impulsi elettrici – continua il sindaco - e l’accesso alle banche dati interforze della polizia di Stato ai comuni aventi più di 50 vigili in servizio». Treviso come Padova insomma, il capoluogo veneto già coinvolto nel decreto e nella sperimentazione del taser.
Dal 2019 la polizia locale avrà anche un nuovo comandante,
Mario Conte/1 Abbiamo valutato anche l’accesso alle banche dati di polizia dei comuni con oltre 50 vigili in servizio
la rivoluzione è stata approvata lunedì dalla giunta: «Senza nulla togliere ai bravi dirigenti che l’hanno guidata fino ad ora, sarà un vero comandante, con esperienza nelle forze dell’ordine». Il comando trevigiano ha elaborato un documento con osservazioni alla legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale, Salvini ha conservato una bozza per farla analizzare dai suoi uffici.
Nei quaranta minuti di dialogo è stato affrontato anche un altro tema, la caserma Serena che dal 2015 è il grande Cas trevigiano per i richiedenti asilo: «A Oderzo è già cominciato lo svuotamento, poi toccherà alla Serena, passata da oltre ottocento a 348 presenze, e agli altri centri di accoglienza sul territorio comunale, arrivando alla loro chiusura. Il numero degli ospiti è in continuo calo, la riduzione degli sbarchi riduce anche l’impatto sulle città, siamo sulla strada giusta». Tempi non ne sono stati dati, né modalità, ma Conte dimostra ottimismo su molti fronti. Anche sul bando periferie, del quale ha parlato con il ministro e sul quale ha ottenuto rassicurazioni: «I fondi per i nostri quartieri arriveranno».
L’asse leghista ha portato a una stretta di mano e delle garanzie: «Ringrazio il ministro per la disponibilità, è stata una giornata importante per Treviso, un passo perché la nostra città diventi capofila della rivoluzione della polizia locale». Salvini, nota finale, ha anche confermato la sua partecipazione alla festa provinciale e regionale della Lega che si terrà a fine ottobre.
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A Oderzo lo svuotamento dei profughi è cominciato Poi toccherà alla Serena, visti i minori sbarchi