Moglie morta in un incidente d’auto Marito imputato di omicidio stradale

TREVIGNANO A causa di un sorpasso proibito, si era schiantato contro l’auto del patron della Geox, Mario Moretti Polegato. Una manovra azzardata che era stata la causa dell’incidente costato la vita alla moglie, la 48enne Luigina Carniato, infermiera al Ca’ Foncello di Treviso. Per questo, Paolo Corrò, 54 anni, è finito alla sbarra con l’accusa di omicidio stradale.

Un processo che si preannuncia non facile, nel quale i famigliari della moglie si sono costituiti parte civile. L’incidente era avvenuto il 12 giugno 2016, lungo la Feltrina a Trevignano. Secondo quanto gli contesta la procura, Corrò che viaggiava in auto con la moglie e la figlia di 11 anni, avrebbe effettuato un sorpasso, manovra non consentita in quel tratto di strada. Per questo, invadendo improvvisamente l’opposta corsia di marcia, era andato a sbattere contro la Jeep condotta dal patron della Geox che non aveva potuto fare nulla per evitare lo scontro frontale. Nell’impatto, violentissimo, ad avere la peggio era stata la moglie Luigina, infermiera del reparto di pediatria dell’ospedale di Treviso, e la figlia. Le condizioni della donna erano parse subito disperate, era stata ricoverata al reparto di terapia intensiva in coma farmacologico. Ma, nonostante le cure, a dieci giorni dall’incidente era deceduta. Fortunatamente, invece, la figlia si era ripresa.

Dai primi rilievi dell’indagine della polizia stradale, tra le cause del sinistro era stato individuato un possibile malore del conducente, dipendente di Contarina, che viveva con la moglie nel quartiere di Monigo a Treviso. Ma gli accertamenti successivi, avrebbero portato la procura a individuare nella manovra azzardata la causa dello schianto, e quindi della morte della moglie Luigina. Per questo Corrò è stato rinviato a giudizio. Ieri in tribunale a Treviso, la prima udienza del processo e i famigliari della donna si sono costituiti parte civile.

Luglio 2016 Le auto dopo lo schianto