Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Soldi per non impugnare i licenziamenti In 30 accettano l’offerta di Wanbao Acc
MEL In 30 su 76 hanno già accettato. Si tratta di ulteriori incentivi all’esodo, successivi al licenziamento, offerti da «Wanbao Acc Italia» per evitare eventuali impugnazioni. Valgono ottomila euro lordi e contengono l’indennità di mancato preavviso che ha un valore cariabile in base agli anni spesi in fabbrica. «I licenziamenti — afferma Mauro Zuglian di Fim Cisl — effettuati dall’azienda sulla scorta di due criteri: l’anzianità di servizio e i carichi di famiglia. Quindi, i provvedimenti hanno colpito soprattutto le “tute blu” più giovani e quelle che, ultracinquantenni, non hanno più figli a casa». Per Loris Roncen di Uilm-Uil, «a parte i 30 che hanno detto sì, gli altri lavoratori stanno valutando, dopo un confronto con i legali, se convenga fare ricorso. Hanno due mesi dal licenziamento per iniziare la causa, l’azienda ne ha a disposizione altri tre per decidere se venire incontro o meno alle richieste degli opponenti». In realtà, pare che l’azienda abbia valutato le singole posizioni con accortezza. «Ma errori — afferma Roncen — sono sempre possibili». I sindacati hanno suddiviso i dipendenti licenziati in base alla residenza. Il comune che ne ospita di più è Mel (23), seguito da Feltre (22). Il calcolo è servito ai rappresentanti dei lavoratori a questo fine: una lettera sarà inviata a tutti i sindaci dei paesi coinvolti, firmata anche dai lavoratori residenti. «Si tratta — termina Zuglian — di chiedere ai primi cittadini di dare una mano ai licenziati, in due modi: insistendo sulle aziende del territorio, affinché prendano in considerazione i profili delle ex-tute blu per assumerle e valutando eventuali lavori di competenza comunale».