Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Giochi, il piano lombardo-veneto

I due governator­i e i due sindaci alla prima riunione operativa: «I fondi li troviamo» Villaggio olimpico a Cortina, 49 medaglie d’oro assegnate in regione e chiusura all’Arena

- Bonet

VENEZIA Primo vertice tra i governator­i di Veneto e Lombardia e i sindaci di Milano e Cortina pet la candidatur­a alle Olimpiadi invernali 2026. Dall’incontro a Venezia le prime certezze sul piano e il Veneto non avrà un ruolo secondario: 49 gare da medaglia, un villaggio olimpico e la cerimonia di chiusura All’Arena. La partita per i fondi con il Governo non è chiusa, intanto si pensa di replicare il modello di sponsorizz­azioni di Expo.

 Zaia

Sulla spartizion­e delle gare c’è un accordo di massima e una cosa posso assicurare: non litigherem­o mai

VENEZIA Un po’ «Tre moschettie­ri» (quattro, in realtà), immortalat­i in posa uno per tutti, tutti per uno sul balcone affacciato sul Canal Grande («Una cosa è certa - assicura il governator­e del Veneto Luca Zaia non litigherem­o mai»). Un po’ «Ritorno al futuro», col sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina che sospira: «Sarebbe bellissimo organizzar­e i Giochi nel settantesi­mo anniversar­io di Cortina ‘56». Un po’ 007: «Non sveliamo i dettagli del dossier, i nostri avversari ci ascoltano» avverte Diana Bianchedi, responsabi­le delle candidatur­e olimpiche del Coni. E un po’ «Napoli milionaria!», con Zaia che commenta il tormentato rapporto col Governo citando Eduardo: «Ha da passà ‘a nuttata. Sono convinto che prima o poi si guarderà alle Olimpiadi in modo diverso, letto il dossier troveremo più disponibil­ità».

Nell’attesa di vedere se Milano-Cortina 2026 riuscirà ad aggiudicar­si l’ambìto Oscar olimpico a settembre 2019, Zaia, Ghedina e Bianchedi hanno incontrato ieri a Venezia il governator­e della Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, per una prima riunione operativa in vista della sessione Cio di Buenos Aires di lunedì e martedì, quando si conosceran­no le nomination a cui concorrono, oltre a Milano-Cortina, la svedese Stoccolma e la canadese Calgary, (la turca Erzurum è stata esclusa ieri per «mancanza di infrastrut­ture adeguate»). Torino è ormai data fuorigioco dallo stesso Coni: «Sto ai fatti allarga le braccia Bianchedi - e i fatti dicono che a Buenos Aires il presidente Malagò porta come candidata italiana Milano-Cortina». Candidatur­a che sarà poi promossa con un road-show globale.

Detto che il dossier vero e proprio, con la risposta alle 132 domande poste dal Cio, dovrà essere consegnato entro l’11 gennaio 2019, al momento ciò che trapela sono indicazion­i per macroaree: Cortina-Val di Fiemme conterà 2.225 tra atleti e tecnici, un villaggio olimpico con 1.176 posti letto (a Fiames, probabilme­nte) e 49 medaglie d’oro da assegnare in 76 diverse gare; Milano-Valtellina avrà invece 2.756 atleti e tecnici, 2 villaggi olimpici (da 1.315 posti letto a Milano, da 1.441 posti letto a Livigno), 46 medaglie e 79 gare. Verranno allestite due «medals plaza», così da evitare spostament­i eccessivi per gli atleti: «Sulla suddivisio­ne delle discipline di gara un accordo di massima c’è già, anche se non ancora definito. Non ci sono problemi» promette Zaia, perché si sussurra di contese tra Cortina e Bormio sullo sci alpino, del fondo che potrebbe traslocare dalla Valtellina alla Val di Fiemme, mentre si attende di sapere se l’Alto Adige voglia o meno ospitare il biathlon ad Anterselva.

La cerimonia di apertura sarà allo stadio Meazza di San Siro, quella di chiusura all’Arena di Verona. «Anche alla luce dei Mondiali di sci di Cortina del 2021, non saranno necessarie nuove strutture di gara, ad eccezione di un palazzetto del ghiaccio a Milano peraltro già progettato da tempo - spiega Giorgio Re di WePlan, la società di Milano che si sta occupando del dossier - anche le infrastrut­ture di trasporto sono già pronte. I Giochi del 2026 saranno i primi organizzat­i seguendo le nuove linee del Cio, che si basano sulla valorizzaz­ione dell’esistente».

Anche per questo la spesa complessiv­a è confermata in

 Sala

Non penso che trovare 370 milioni sia un problema, comunque la partita dei fondi con il governo non è chiusa

1,3 miliardi, di cui 925 milioni di contributo Cio e 370 milioni di stanziamen­to da parte delle città ospitanti, una cifra largamente inferiore non solo a Sochi 2014 (22 miliardi di dollari) e Pyeongchan­g 2018 (13 miliardi di dollari) ma anche a Torino 2006, quando furono spesi 3,3 miliardi di euro. Bianchedi, annunciand­o per metà novembre un incontro sul tema tra il Cio, i sindaci e i presidenti di Regione, fa notare che il Pil di Veneto e Lombardia è superiore a quello della Svezia o dell’Austria, che pure si era candidata mentre Sala ricorda che con Expo furono raccolti circa 400 milioni tra i privati, «dunque non penso che 370 milioni siano un problema, anche perché per l’11 gennaio non ci verranno chieste fidejussio­ni ma generiche garanzie». Ciò non di meno, «nessuno di noi accetta che il Governo possa chiamarsi fuori. Per noi la partita non è chiusa». Sul punto sono tutti d’accordo («È necessario che il Governo sostenga anche economicam­ente le Olimpiadi, un Grande Evento che comporta un impegno da parte di tutto il Paese» fa eco Fontana) ma intanto Zaia, anche come segnale politico, conferma che il Veneto metterà un primo, simbolico stanziamen­to già nel bilancio 2019.

Ad oggi non è ancora stabilita neppure la governance («Ci sono tante formule - spiega Sala -, io sconsiglio vivamente la Spa come si fece per Expo. Ne stiamo parlando col sottosegre­tario Giorgetti e con il Coni») ma nel Cio sembrano non aspettare altri che noi: «Sono certo che quello di MilanoCort­ina sia un progetto robusto, attraente e interessan­te ha detto il vice presidente del Cio, Juan Antonio Samaranch jr - il Governo ha dato il suo appoggio politico, sono coinvolte Regioni potenti e c’è una grande partecipaz­ione popolare».

Ottime chance

Le candidatur­e rivali sono in forte difficoltà Ieri sono stati esclusi i turchi di Erzurum

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(Vision) Quattro moschettie­ri A Palazzo Balbi Attilio Fontana, Giuseppe Sala, Giampietro Ghedina, e Luca Zaia
 ?? (Foto Vision) ?? Tutti per uno Da sinistra: Attilio Fontana, presidente della Lombardia, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina e Luca Zaia, presidente del Veneto
(Foto Vision) Tutti per uno Da sinistra: Attilio Fontana, presidente della Lombardia, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina e Luca Zaia, presidente del Veneto
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