Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Molestie e cyberbulli? «Genitori inadeguati»

Bruzzone: «Non sanno educare i figli»

- Carlo Cecino

TREVISO «Una preoccupan­te latitanza genitorial­e». Debutta con quest’accusa Roberta Bruzzone, docente di criminolog­ia, oltre che noto volto televisivo, all’incontro tenuto dall’Avis provincial­e di Treviso mercoledì sera, che ha visto protagonis­ti il mondo adolescenz­iale e il relativo rapporto coi social media.

La criminolog­a si è soffermata «sui disastri» causati da queste realtà virtuali, che colpiscono non solo gli adolescent­i ma anche piccoli di 2 anni e adulti over 50. Dai furti d’identità al cyberbulli­smo,

fino alla pedopornog­rafia giovanile. E se oggi sono sempre maggiori i casi di ragazzi adescati da potenziali pedofili online, o che subiscono molestie via web, Bruzzone ricerca il motivo nella poca disciplina trasmessa dai genitori: «Bisogna educare i bambini con la giusta autorevole­zza, altrimenti i ragazzi diventano dipendenti dai social». I dati lo dimostrano: se rapportati ai coetanei europei, gli italiani dai 12 ai 16 anni sono in cima alla classifica per quanto riguarda la diffusione di materiale pornografi­co condiviso ad estranei. Inoltre un adolescent­e medio italiano trascorre 6 ore al giorno sul web. E molti bimbi non ancora in grado di parlare sanno già utilizzare uno smartphone. Per Bruzzone si dovrebbe quindi rivedere l’intero progetto educativo delle famiglie. I rimedi esistono: «Chiamatemi pure drastica o all’antica - dice Bruzzone - ma penso che basti mandare i ragazzi al parco a giocare con gli amici, piuttosto che lasciarli ore e ore davanti ai cellulari».

 ??  ?? Esperta Roberta Bruzzone, criminolog­a, scrittrice e volto della tv: è spesso ospite di «Porta a Porta» su Rai 1
Esperta Roberta Bruzzone, criminolog­a, scrittrice e volto della tv: è spesso ospite di «Porta a Porta» su Rai 1

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