Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Igor braccato e ammazzato con una sola coltellata

Villorba, l’esito dell’autopsia sulla giovane vittima: sul corpo nessun segno di colluttazi­one

- M. Cit.

VILLORBA Braccato e ucciso. Con un unico colpo di coltello sferrato alla spalla sinistra. Senza una colluttazi­one né un tentativo di difesa. Un unico fendente che ha provocato un’emorragia interna, risultata fatale in pochi minuti.

Così è morto Igor Ojovanu durante il tragico addio al celibato di un amico, a Fontane di Villorba (dove nel frattempo, da ieri, il Comune ha intensific­ato la vigilanza). A stabilirlo è stato il primo referto dell’autopsia disposta dalla procura ed effettuata ieri dal dottor Alberto Furlanetto. Al medico legale spetterà fare una serie di valutazion­i e misurazion­i per stabilire l’angolo di ingresso della lama e confrontar­lo con l’altezza della vittima e con quella di Florin Ionut Stingaciu, il 26enne romeno arrestato e accusato di aver ucciso. Per ora l’esame ha accertato che Igor è stato colpito alla spalla sinistra, con un colpo sferrato probabilme­nte dal basso verso l’alto e penetrato così in profondità da recidere molti vasi sanguigni importanti, provocando un’immediata quanto massiva emorragia interna che in pochi minuti lo ha portato alla morte. Il fratello Petru, che ha visto l’assassino sferrare il colpo, è corso in aiuto: «Ma Igor mi è morto tra le braccia» ha detto agli inquirenti. L’as- senza di segni di difesa dimostrere­bbe che non c’è stato scontro tra lui e Stingaciu e che, forse, quest’ultimo lo ha colpito alla schiena mentre il ragazzo scappava. Elementi importanti a sostegno dell’impianto accusatori­o e per la ricostruzi­one della dinamica del delitto. Una dinamica che resta da chiarire, secondo l’avvocato Alessandra Nava che difende Stingaciu e Rubin Xhika, il 28enne albanese in carcere con l’accusa di tentato omicidio. «Per avere il quadro completo manca la valutazion­e medico-legale sulle ferite riportate dai miei assistiti. Perché va chiarito anche chi li ha colpiti». Intanto la difesa lavora al ricorso al tribunale del Riesame per Xhika, il 28enne autista per un’azienda del Trevigiano, capitato per caso a Villorba quella notte. Era andato a trovare l’amico Florin e, quando è scoppiata la violenta lite, stava aspettando che la moglie andasse a prenderlo. Per lui le accuse sono meno pesanti e, per questo, la difesa spera di ottenere gli arresti domiciliar­i.

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Massacrato Igor Ojovanu, 20 anni

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