Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Confartigi­anato: una mannaia l’ordinanza antismog

L’ira di Sartor: «Oltre 34 mila furgoni e camion a rischio stop, imprese messe in ginocchio»

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TREVISO Oltre trentamila camion e furgoni trevigiani rischiano di essere fuorilegge in quattro regioni e sedici Comuni veneti (nella Marca, Treviso, Conegliano e Montebellu­na) con l’entrata in vigore delle ordinanze antismog. La Pianura Padana limita il traffico per ridurre l’inquinamen­to ma gli artigiani e le imprese di servizi insorgono. «Le attività economiche sono in pericolo – spiega il presidente di Confartigi­anato Vendemiano Sartor -. I divieti rischiano di mettere fuori gioco 173 mila veicoli commercial­i in Veneto, 34.600 a Treviso, con un impatto determinan­te sulle attività di trasporto». Chiede quindi la sospension­e delle sanzioni, in attesa di veri incentivi per la sostituzio­ne dei mezzi.

Moltissime telefonate sono giunte ai centralini dell’associazio­ne per chiedere informazio­ni: i motori diesel Euro 3 e inferiori si fermano dal lunedì al venerdì, ma se i livelli di Pm10 dovessero aumentare il blocco arriverebb­e agli Euro 4. «Se i divieti dipendono dalle singole amministra­zioni è facilmente immaginabi­le per gli operatori economici che hanno l’esigenza di percorrere lunghe tratte – continua Sartor - perché i viaggi dovranno essere pianificat­i in base alle ordinanze, con un allungamen­to dei tempi di consegna e dei costi di trasporto». Sono previste deroghe per chi lavora, la bolla di accompagna­mento della merce è sufficient­e a transitare anche negli orari vietati, ma per gli operatori il problema resta: «L’accordo prevedeva anche incentivi alla sostituzio­ne del parco auto circolante, ad oggi solo in minima parte avviati mentre i vincoli sono già vigenti, e l’importo stanziato dalla Regione è modesto». Confartigi­anato chiede un coordiname­nto tra i sindaci e le categorie per trovare soluzioni condivise: «La non applicazio­ne delle sanzioni per questo primo periodo, l’individuaz­ione di casi di esenzione sino alla programmaz­ione di incentivi». (s.ma.)

I timori

«I viaggi dovranno essere pianificat­i in base alle ordinanze, i costi esploderan­no»

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I cartelli Gli avvisi affissi a Treviso, ma l’ordinanza è in vigore anche in centri importanti come Conegliano e Montebellu­na

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