Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Botte alla madre, il figlio ribalta tutte le accuse

Bacheca comunale rotta: marinaio assolto

- Davide Piol

BELLUNO «Ho la coscienza pulita: non ho mai picchiato nessuno». Si difende così il 50enne cadorino accusato di aver maltrattat­o la madre per 16 anni. L’anziana aveva raccontato gli insulti, le minacce e le percosse subite dal 2000 al 2016.

Ma il figlio, ieri, ha negato tutto e offerto al giudice una versione dei fatti completame­nte diversa. «Avevamo un rapporto conflittua­le — ha spiegato l’imputato — Litigavamo per cavolate, ci offendevam­o a vicenda e dopo 10 minuti mi portava il caffè. Quando è stata ricoverata a Brunico andavo a trovarla ogni sera, mi occupavo del suo cane, le ho tagliato 137 quintali di legna».

Secondo il Pm l’uomo gestiva in modo autonomo la pensione della madre, le dava 20 euro al giorno e intanto si faceva le crociere, ma anche questo è stato smentito. Il figlio ha detto che la madre litigava con tutti e spesso doveva portare torte per scusarsi.

Invece assolto Nicholas Rucco il 27enne pugliese di Taranto accusato di danneggiam­ento aggravato. Nel 2014 era di servizio al Circolo ufficiali della Marina militare «Villa Marina» a Cortina d’Ampezzo. Uscito una sera con i suoi compagni di stanza, militari come lui, avrebbe tirato un calcio a una bacheca comunale in Corso Italia rompendone la vetrata. Il Comune di Cortina si era costituito parte civile, ma il giovane (avvocato Ferdinando Coppa), è stato assolto perché la Procura non è riuscita a dimostrare che fosse stato lui l’autore del gesto vandalico.

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