Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Disturbi dell’apprendimento, boom di casi accreditati 15 centri privati per la diagnosi
In commissione Sanità. Il medico: «Base genetica». Docenti formati ad hoc
VENEZIA Si moltiplicano le richieste di certificazione dei disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) — cioè dislessia, disgrafia, disortografia, disturbo specifico della compitazione e discalculia — nei bambini di elementari e superiori. Al punto che le Usl, con i rispettivi neuropsichiatri infantili, non riescono a garantire tutte le verifiche del caso (fatta eccezione per la Dolomitica, la Pedemontana e la Polesana, autosufficienti), così ieri la commissione regionale Sanità ha approvato l’accreditamento di 15 centri privati a sostegno. «E’ vero, le diagnosi aumentano — conferma il dottor Tommaso Maniscalco, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Usl 9 Scaligera — in Veneto sono duemila all’anno. Studi dimostrano che i Dsa hanno una base genetica, ma secondo altre ricerche colpiscono i bambini fragili, sottopeso, prematuri. Se le richieste di accertamento, possibili dalla terza elementare, crescono è perché c’è una maggiore sensibilità delle famiglie e degli insegnanti, formati ad hoc e quindi in grado di riconoscere i Dsa per tempo. Nello stesso tempo si sono affinati gli strumenti diagnostici. Noi vediamo circa 150 casi all’anno».
Entro sei mesi dalla diagnosi viene emesso il certificato, che dà diritto a un piano didattico personalizzato. «L’allievo con Dsa, che comunque non compromettono la funzionalità cognitiva del cervello, viene valutato a seconda delle sue capacità — spiega Andrea Bergamo, direttore dell’Ufficio scolastico di Padova e Rovigo, che sul tema ha scritto un libro —. E può contare su aiuti dispensativi e compensativi diversi a seconda del tipo di disturbo. Per esempio gli è concesso più tempo per concludere il compito in classe, può essere esentato dalle prove scritte di lingua straniera ed è autorizzato ad utilizzare il computer per scrivere, non per consultare Internet, il calcolatore oppure il dizionario».