Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Benetton e la mossa ex Intendenza Conte: «Un’occasione di sviluppo»
La famiglia acquista il maxi complesso: il progetto di un polo culturale e residenziale
TREVISO Vista da fuori, l’ex Intendenza di Finanza di via Canova è uno splendido chiostro abbandonato ma dalle enormi potenzialità, quasi un giardino segreto celato dietro un’alta cancellata che vieta di entrare. Si può solo guardare da lontano il verde che si porta via l’edificio, le finestre e il cortile, incolto e degradato. Ma adesso, per quell’immobile vuoto da otto anni (con il trasferimento degli uffici all’Appiani) c’è un futuro targato Benetton. Edizione, la società immobiliare della famiglia più famosa della Marca, ha acquistato gli 11 mila metri quadrati della cittadella finanziaria fra piazza Duomo e Borgo Cavour per farne un polo destinato in parte ad attività culturali e in parte - forse - a residenza o a locazioni direzionali, ma il progetto è ancora nascosto ai più. Si tratta comunque di un investimento intorno ai 15 milioni di euro che andrà a riqualificare non solo un complesso in disuso, osservato speciale dopo una lunga storia di fallimenti e cambi di proprietà, ma quasi un quadrante di Treviso per la sua ampiezza e rilevanza nel centro storico.
Per arrivare a questo sarà necessario passare per il Comune che dovrà autorizzare le nuove destinazioni d’uso, ma l’apertura del sindaco Mario Conte è un buon auspicio: «L’operazione – ha dichiarato - rappresenterebbe una grande opportunità di crescita per l’intera città, oltreché il risanamento di un vuoto urbanistico particolarmente rilevante. La zona attende da anni una profonda riqualificazione che, ne siamo certi, con la famiglia Benetton sarebbe garantita».
Gli ultimi interventi del gruppo sono sotto gli occhi di tutti, palazzi ed ex chiese valorizzati da eleganza architettonica e attività aperte al pubblico. Certo, serviranno anni per vedere il progetto realizzato, ma che la proprietà di quel chiostro su via Canova abbia una sensibilità per il bello e il verde lascia sperare, se non altro, alla decorosa manutenzione del chiostro in abbandono. La trattativa per l’ex Intendenza di Finanza è stata condotta in modo molto riservato per due anni, come uso di Luciano Benetton, il vero protagonista del progetto. Il complesso immobiliare era stato acquistato dal fondo Est Capital, Sgr con asset per oltre un miliardo di euro, liquidata nel 2016; era quindi subentrata Serenissima Sgr nella gestione dei fondi e del capitale. Luciano Benetton ha dimostrato subito interesse per la cittadella finanziaria e ora sta completando un progetto ambizioso di riqualificazioni di pregio, affidate all’ormai storico collaboratore l’architetto Tobia Scarpa: ha iniziato con Palazzo Bomben e Fondazione Benetton in via Cornarotta, continuato con l’auditorium a San Teonisto e poi con il recupero dell’ex tribunale, diventato nel gennaio 2017 sede di Edizione, e le ex carceri, ora sala espositiva dell’Imago Mundi. Ora, anche se da piazza Duomo nessuno conferma, tocca a via Canova.
«È un’iniziativa economica e di riqualificazione molto importante – commenta il capogruppo del Pd in Consiglio Stefano Pelloni -. Sarebbe importante anche ridare centralità alla residenza in centro, non solo di lusso come abbiamo visto in altri recuperi, ma aprendo a coppie giovani e social housing».
Così verrà risanato un vuoto molto rilevante nel cuore di Treviso
Con la famiglia Benetton l’intervento sarebbe garanzia di successo