Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nevegàl, salvataggi­o in extremis Ok a stagione invernale ed estiva

I soci dell’«Alpe» in assemblea dicono sì, «ma per l’ultimo anno poi si vedrà»

- Davide Piol

BELLUNO Nevegàl salvato «in extremis», ma l’incertezza per il futuro rimane. L’accordo è stato trovato lunedì sera. Gli impianti apriranno in vista della prossima stagione invernale e pure in quella estiva grazie al contributo di Regione, Provincia, Comune di Belluno e Pro loco Castionese. L’«Alpe del Nevegàl», che ha in gestione le strutture e gli impianti di risalita dal 2012, ha già annunciato che sarà l’ultimo anno con l’attuale Cda (Consiglio di amministra­zione), poi si vedrà.

«L’intento nel 2012 era di salvare il Colle da morte certa — ha spiegato il presidente Maurizio Curti — Per sei anni siamo riusciti a tenere aperta la società, ma nessuno ha mai detto che sarebbe stata un’operazione a tempo indetermin­ato. Ci impegniamo fin da subito a creare una cabina di regia col compito di trovare soggetti disposti a entrare nella società e a portare nuove risorse».

Il nodo del problema, che ogni anno torna a galla in modo sempre più prepotente, è il costo della «neve artificial­e» circa 100.000 euro, sempre più necessaria col calo delle precipitaz­ioni naturali. L’allarme era stato lanciato a maggio, ma è stato raccolto solo negli ultimi giorni. A inizio mese è nato un tavolo tecnico a Venezia. Poi l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner si è detto disposto a un contributo eccezional­e in favore del Colle, la cui formula deve ancora essere decisa: la Regione è un ente pubblico, non può dare contributi diretti.

Palazzo Rosso invece metterà 50.000 euro, di cui 30.000 per l’acquisto di skipass a scopo promoziona­le e 20.000 per l’apertura dell’Info-point. «Interrompe­re l’attività sarebbe stato pericoloso — ha commentato il sindaco Jacopo Massaro — Si apre un periodo per evitare che quanto vissuto nelle ultime settimane non si ripeta più. Con la collaboraz­ione di Venezia possiamo ragionare su interventi struttural­i che mettano “in sicurezza” la situazione per i prossimi 10-15 anni».

Il Colle però ha bisogno anche di figure nuove che gli diano linfa vitale per sopravvive­re e sviluppars­i. «Penso alle attività che già svolgono questo lavoro nella parte nord della provincia — ha chiarito Curti — Sanno che il Nevegàl è una palestra: se muore il Colle moriranno anche gli introiti alle società più a nord di noi. Se nessuno si farà avanti decideremo cosa fare. Andiamo per gradi e cerchiamo di essere ottimisti».

Non ci sono novità per la nuova stagione. Apriranno le stesse piste da sci e ci sarà un aumento, forse, dei costi per lo ski-pass. Un aiuto importante dalla Pro loco Castionese che ha raccolto con una colletta 14.230 euro.

«Ora il futuro dipende da tutti noi — ha dichiarato il circolo Pd Castionese — Da un anno a questa parte abbiamo formato il gruppo #progettiam­oilnevegal­domani e lavorato col territorio a una proposta per il futuro del Colle che sarà resa presto pubblica e in cui gli impianti di risalita rappresent­ano un pilastro irrinuncia­bile».

L’aiuto

La colletta della Pro loco Castionese ha raccolto 14.230 euro

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