Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dopo la gaffe Brugnaro: «Nuovi vigili»
VENEZIA Ha chiesto scusa per le sue parole «che sembrano forti» e lo ha fatto di fronte ai 64 giovani vigili che ieri, in piazza San Marco, hanno prestato giuramento e ora non sono più in formazione ma fanno parte del corpo, a tempo indeterminato. Le «parole forti, dette scherzosamente per sdrammatizzare» sono quelle che il sindaco Luigi Brugnaro ha proferito sabato scorso a Milano, alla convention di FI: «ho assunto vigili atleti perché corrano dietro ai nigeriani», ha detto scatenando polemiche in città e ieri il primo cittadino ha corretto il tiro, ma la sua non è una marcia indietro, tutt’altro. «Quando dico che corriamo dietro ai nigeriani, la mia non è una battuta, non è un modo di dire, lo dico scherzosamente - ha sottolineato - perché non voglio dare l’impressione di una città militarizzata ma in realtà noi corriamo dietro a tutte quelle persone che spacciano droga». Il target della repressione non sono dunque «i nigeriani», ma la criminalità organizzata. «Il Guardian, un giornale non certo di destra, ha scritto che la mafia nigeriana è una delle più pericolose al mondo, più di quella italiana e noi non vogliamo che attecchisca in città», ha aggiunto. Il problema sono lo spaccio di droga e, nello specifico, di eroina che, a Venezia, da inizio anno, ha mietuto diciotto vittime, una quattro giorni fa. Ieri, il sindaco ha ringraziato gli agenti della polizia municipale per il loro impegno, ha spronato i neoassunti ad essere un esempio per tutti e ha promesso che continuerà ad assumere vigili perché la sicurezza è la «nostra priorità». (g. b.)