Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Respinge due ladri a «colpi» di fotografie Catturati dalla polizia
Treviso, caos in Restera. È il settimo arresto in 5 giorni
TREVISO Con la loro attività di topi d’appartamento avevano probabilmente messo in conto di poter incappare in qualche reazione. Ma certo non si sarebbero aspettati di essere respinti a colpi di «click», i due ladruncoli fotografati dal proprietario dell’abitazione lungo il Sile, a Treviso, nella quale hanno cercato di entrare. Invece la pronta reazione dell’uomo, che prima di afferrare il telefono cellulare ha detto alla moglie di chiamare il 113, ha consentito agli agenti della squadra volanti di arrestare entrambi i malviventi. A finire in manette sono stati il 25enne trevigiano L.B. e il 18enne A.S. di origine bengalese, entrambi con vari precedenti di polizia.
I due hanno tentato di introdursi nell’abitazione della coppia, ma è andata loro malissimo. Era da poco passata la mezzanotte quando il proprietario, che stava andando a letto, ha sentito un rumore metallico provenire dalla porta d’ingresso. Si è recato a controllare e, dallo spioncino, ha notato due figure incappucciate che armeggiavano sulla serratura. Subito ha detto alla moglie di chiamare la polizia e si è messo a urlare «andatevene, vi faccio arrestare». Ha quindi spalancato la porta rincorrendo con il telefono, impostato sulla funzione macchina fotografica, i due ladruncoli. Che se la sono data a gambe levate. Scappando verso il cancello e scavalcandolo a tempo record, con grande slancio atletico.
Ma la loro fuga è durata poco: hanno fatto appena in tempo a lanciare nel Sile gli attrezzi con i quali stavano cercando di scardinare la porta dell’abitazione, e sono stati bloccati dagli agenti, arrivati sul posto in pochi minuti. Nei loro confronti è scattato l’arresto con l’accusa di tentato furto. Per il 18enne, trovato in possesso di due grammi di marijuana, è scattata anche la denuncia per detenzione di stupefacenti. La stessa notte, una decina di minuti prima, la polizia aveva ricevuto un’altra chiamata da una zona poco distante, stavolta da parte di una donna che aveva messo in fuga due persone, sempre incappucciate, che avevano provato a forzare la sua porta. Vista la vicinanza temporale e di spazio, c’è il sospetto che ad agire siano stati i due ragazzi finiti in manette. «L’arresto è stato reso possibile dalla collaborazione attiva del cittadino – commenta il dirigente della squadra volanti, Marco Masia - che non solo ci ha permesso di arrivare in pochi minuti ma ha contribuito a raccogliere le prove del reato appena commesso».
Con quelli di mercoledì notte sale a sette il numero delle persone arrestate in soli cinque giorni dalla polizia. E per tutte, eccetto un giovane fermato per resistenza, l’accusa è di furto. «Quando le segnalazioni sono tempestive si riesce a fermare i malfattori», conclude Masia. Che raccomanda: «Per questo è importante chiamare subito le forze dell’ordine».