Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bellezze a Nordest Aree archeologiche, castelli e palazzi
Oggi e domani le Giornate FAI d’Autunno. Palazzi, castelli, aree archeologiche da riscoprire dal Ponte di San Lorenzo alla Residenza Maria Heim, fino a Montereale
Èl’unico interamente conservato fra gli antichi cinque ponti della Patavium romana. La struttura del Ponte di San Lorenzo, risalente al decennio 40 - 30 a. C., è impostata su due pile e articolata in tre arcate. In occasione dell’interramento del corso d’acqua su cui era stato costruito, fu creato un accesso sotterraneo rispetto alla pubblica via. La mancata cura di tale spazio ha reso inaccessibile questo luogo che racconta un pezzo di storia di Padova, un tempo città d’acqua oggi nascosta. Dal Veneto al Trentino, con un piccolo gioiello immerso tra le case di Bolzano, la Residenza Maria Heim, un’oasi verde nel cuore del quartiere Europa-Novacella. Era una delle tenute di proprietà dell’Abbazia agostiniana di Novacella, ma a causa della progressiva espansione urbanistica della città, degli originari otto ettari di terreno rimane oggi solo una minima parte. Due siti che vengono aperti al pubblico oggi e domani in occasione delle Giornate FAI d’Autunno, l’evento nazionale a cura dei Gruppi Fai Giovani, volontari impegnati per due giorni a schiudere le porte di spazi non facilmente visitabili, a sostegno della campagna di raccolta fondi «Ricordati di salvare l’Italia», attiva fino al 31 ottobre.
Tra palazzi, castelli, aree archeologiche e naturali, musei o interi quartieri sono 660 luoghi pubblici e privati e 250 le città coinvolte nella manifestazione. All’accesso di ogni bene viene richiesto un contributo facoltativo, da 2 a 5 euro. Premettendo di non poter includere tutti gli eventi in programma (elenco su fondoambiente.it), ecco una mappa dei luoghi poco conosciuti del Triveneto per scoprire il nostro territorio attraverso prospettive insolite. Restando in provincia di Padova, si può trovare il Rinascimento sui Colli Euganei, a Luvignano di Torreglia, visitando la raffinata cinquecentesca Villa dei Vescovi, ispirata ai temi della classicità e circondata dal paesaggio che dialoga con gli affreschi - realizzati dal fiammingo Lambert Sustris - dei suoi ambienti, creando un’armoniosa fusione tra natura, arte e architettura, tra realtà e illusione.
Quest’anno molti percorsi avranno come fil rouge l’acqua. Quale miglior occasione per poter visitare tre delle splendide dimore di Venezia, città sull’acqua per eccellenza? Ca’ Dolfin, residenza di una delle più importanti famiglie patrizie veneziane, ora sede dell’Università Ca’ Foscari, è adornata da affreschi di scuola tiepolesca, lampadari di Murano e specchiere; Palazzetto Bru Zane, casino veneziano di fine Seicento progettato da Antonio Gaspari, dal 2009 ospita il Centre de Musique Romantique Française; e Casa Masieri, edificio iconico in quanto lavoro incompiuto di Frank Lloyd Wright e capolavoro di Carlo Scarpa. A Rosolino (Rovigo), ecco l’Isola privata di Albarella, nel cuore del Delta del Po, un paradiso circondato dalla laguna con oltre 2 milioni di alberi, rifugio per molte specie animali. Villa Barbarigo Rezzonico di Noventa Vicentina, ora sede del Municipio, rientra a pieno titolo tra i tesori nascosti veneti, elegante villa patrizia del tardo XVI secolo che al suo interno conserva un vasto ciclo di affreschi e decorazioni.
Spostiamoci a Rivoli Veronese per un percorso storico-naturalistico-architettonico. L’anfiteatro morenico ricco di scenografie naturali mozzafiato fu luogo di affermazione del generale Napoleone Bonaparte, porta di accesso alla pianura padana controllata da un sistema fortificato senza paragoni voluto dall’Impero Austriaco. La polveriera era il fabbricato per la custodia di materiale esplosivo. Frutto di un importante restauro da poco concluso, dell’intero immobile sono state mantenute tutte le parti originali, dalle murature, ai pavimenti e alle bellissime capriate. In provincia di Treviso, nel comune di Vazzola, il cimitero militare inglese di Tezze custodisce le spoglie di 356 soldati britannici, con le sue lapidi bianche tutte uguali. La sua costruzione risale al 1920 quando lo Stato Italiano concesse a quello del Regno Unito un luogo per poter seppellire i propri uomini uccisi durante la Battaglia Finale sul Piave. Mentre nel centro storico di Belluno, alla scoperta del settecentesco Complesso dei Gesuiti, da sempre chiuso al pubblico.
In Trentino Alto Adige, vale la pena una visita alla Diga di Santa Giustina a Tassullo (Trento) e alla sua centrale per ammirare i panorami della bassa Val di Non e, al tempo stesso, le testimonianze della tecnologia e dello stile architettonico del secondo Novecento. La diga rappresenta il simbolo della ricostruzione del Trentino nel dopoguerra. Se cercate un magnifico castello, quello di Sabbionara d’Avio (Trento) non vi deluderà. Tra le mura di questo maniero sono passati dal re longobardo Autari e la consorte Teodolinda, agli imperatori Carlo V e Massimiliano d’Asburgo. C’è poi un itinerario che coniuga il meglio del patrimonio storico-artistico di Fassa con l’ambiente: riaperta eccezionalmente Ciasa Soldà a Vigo di Fassa (Trento), con gli interessanti affreschi cinquecenteschi di carattere profano della valle.
Infine in Friuli Venezia Giulia, per una passeggiata a Montereale (Pordenone), la porta della Valcellina. Un percorso alla scoperta del piccolo paese, dal Castrum Montis Regalis alla secolare centrale idroelettrica di Malnisio, passando per l’antica chiesetta di San Rocco, la diga di Ravedis e Palazzo Cigolotti, villa nobiliare dal fascino intatto. Un salto a Trieste al Faro della Vittoria e Ex Palazzo del Lloyd triestino, ora Palazzo della Regione; a Palazzo Micoli Toscano nel comune di Ovaro (Udine), noto come «la casa dalle cento finestre»; concludiamo il nostro viaggio in provincia di Gorizia, per vedere Cormons e le Cente, le tipiche strutture difensive del XIV secolo attorno alle principali chiese.