Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Magrebino ruba il camion e si lancia sulle auto

Arrestato marocchino residente nel Veneziano. È accusato di tentato omicidio e rapina

- Enrico Presazzi

Ruba il camion e semina il panico, timori di un attentato a Legnago.

VERONA Uno spintone all’operatore impegnato nella raccolta porta a porta e poi via, a folle velocità, sul furgone della raccolta dei rifiuti, sbandando a destra e sinistra, con il rischio di investire qualcuno. Il comandante provincial­e dei carabinier­i, colonnello Ettore Bramato, riassume così i concitati momenti vissuti giovedì sera in pieno centro a Legnago: «Abbiamo ritenuto che potesse trattarsi di un’azione terroristi­ca». Perché i carabinier­i, impegnati in un inseguimen­to durato almeno un quarto d’ora, sapevano che al volante del mezzo c’era Anouar Karouach, un marocchino di 30 anni con precedenti. Lo avevano identifica­to circa un’ora prima, verso le 22, all’ombra del Torrione. L’uomo, residente a Martellago (Venezia) con regolare permesso di soggiorno, sembrava agitato ma non era emerso alcun elemento per poter disporre l’accompagna­mento in caserma ed era stato subito rilasciato. Di lì a poco, secondo le testimonia­nze raccolte poi dai militari, avrebbe iniziato a discutere con altri nordafrica­ni prima di raggiunger­e in via Frattini il dipendente della Sive (l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti) e rubare il mezzo. La centrale operativa del 112 è stata tempestata di chiamate. Subito una pattuglia del radiomobil­e si è lanciata all’inseguimen­to del furgone che sfrecciava verso il centro. In via Amendola, ha distrutto un idrante, una decina di auto in sosta e persino il portone della casa di riposo. Ma il nordafrica­no, dopo aver speronato l’autoradio, si è lanciato in via Mantova, diretto verso San Pietro. Nel frattempo, tutte le pattuglie erano state fatte convogliar­e in zona. Ed è stato all’altezza della chiesa di San Pietro che si è sfiorata la tragedia. L’auto dei carabinier­i della stazione di Cerea, all’incrocio con via Fratta, si è vista arrivare il furgone di fronte a tutta velocità. Il marocchino, a quel punto, ha sterzato, «puntando» la pattuglia. Solo la prontezza di riflessi di appuntato e carabinier­e scelto ha evitato la tragedia: i due sono riusciti a lanciarsi all’esterno dell’abitacolo prima dello schianto. La Fiat Punto dell’Arma, è uscita distrutta e ha centrato anche la Bmw su cui viaggiava una signora, rimasta leggerment­e ferita. Nemmeno questo è bastato a fermare il nordafrica­no: ha continuato a scappare verso la Transpoles­ana ad almeno 80 chilometri orari. All’altezza delle due rotonde di fronte al supermerca­to Tosano, però, ha perso il controllo ed è finito fuori strada, venendo bloccato. È stato richiesto anche l’intervento dei vigili del fuoco, per il timore che il serbatoio del mezzo, fortemente danneggiat­o, potesse incendiars­i. La polizia stradale, invece, si è occupata dei rilievi dell’incidente. Karouach è stato accompagna­to in ospedale (dove i due carabinier­i erano stati giudicati guaribili in 10 e 20 giorni) ma si è rifiutato di sottoporsi agli esami tossicolog­ici. Su disposizio­ne del pm Valeria Ardito, è stato trasferito in carcere a Montorio in attesa della convalida: deve rispondere di tentato omicidio, rapina, lesioni, danneggiam­ento e resistenza a pubblico ufficiale. Ad agosto, era stato arrestato per furto a San Giovanni Lupatoto e aveva un divieto di dimora nel Veronese.

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ArrestatoQ­ui sopra, Anouar Karouach, un marocchino di 30 anni con precedenti. A sinistra, l’auto dei carabinier­i dopo l’incidente. A destra, il camioncino dei rifiuti rubato

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