Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il no ai Mondiali
pitale svedese.
Ma come Calgary, anche Cortina ora potrebbe confrontarsi con un referendum consultivo. I tempi tecnici ci sono: dall’accettazione della proposta della consultazione in consiglio comunale, in 3/4 mesi si può andare alle urne. Ed è già successo. Il 12 aprile 2015, infatti, Cortina si espresse sulla candidatura ai Campionati del Mondo di sci alpino 2021. In quella circostanza andarono alle urne 2.218 cittadini, il 44% dei 5.033 aventi diritto: i favorevoli furono 1.308, pari al 59.32%, mentre 897 votarono no, il 40.68%. Allora come oggi, a promuovere l’iniziativa è Roberta de Zanna. Nella lettera protocollata ieri in municipio a Cortina si chiede il «coinvolgimento di tutta la
SiQndaco
Gianpietro Ghedina, primo cittadino di Cortina cittadinanza e le implicazioni per il territorio che derivano da tale decisione; la proposta non rientrava nel programma elettorale di alcuna lista e pertanto su di essa non si è sviluppato adeguato dibattito; la maggior parte delle città che intendono candidarsi a ospitare i Giochi verificano tramite referendum il sostegno della popolazione, tanto da poterla considerare una prassi ormai consolidata». Roberta de Zanna ricorda che lo stesso sindaco La percentuale di abitanti di Cortina che votarono no ai Mondiali di sci alpino del 2021 nel referendum dell’aprile 2015 Ghedina, allora consigliere e di opposizione, manifestò l’opportunità di svolgere un referendum in vista della candidatura di Cortina ai Mondiali di sci 2021. «Ho il massimo rispetto e attenzione per questa richiesta - dice Ghedina - ho sentito il capogruppo di minoranza Giorgio Da Rin e presto valuteremo assieme le decisioni da prendere. La situazione è diversa da quella di tre anni fa, per i Mondiali. Oggi c’è una volontà condivisa da popolazione, categorie economiche e Comune. Incontrerò de Zanna, con la massima serenità e apertura, e valuteremo assieme i passi da compiere».