Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Ex Pagnossin piccola»: salta la festa della Lega

Slitta l’evento regionale del 21-22 ottobre con Salvini. «Non possono entrarci 2 mila persone»

- Stefano Bensa

TREVISO Là dove il Partito Democratic­o era riuscito ad organizzar­e la sua «Leopolda» trevigiana, prima del disastroso esito elettorale delle Comunali di giugno, la Lega non passa. O meglio, non entra. Perché l’ex Pagnossin, il vecchio complesso industrial­e rimesso a nuovo dall’imprendito­re Damaso Zanardo in collaboraz­ione con l’università Iuav di Venezia, non è stato ritenuto in grado di ospitare le oltre duemila persone previste alla festa regionale del partito, in programma domenica 21 e lunedì 22 ottobre. Festa alla quale, peraltro, era annunciato il leader nazionale nonché ministro dell’Interno Matteo Salvini. L’annuncio è stato affidato ad una nota giunta nel tardo pomeriggio di ieri: «La Lega Liga Veneta Nazionale comunica che la festa “VenetoFest 2018” in programma domenica 21 e lunedì 22 ottobre a Treviso è stata rinviata a causa di alcune problemati­che tecnico-logistiche che non permettono, al momento, la realizzazi­one dell’evento».

Poche righe, prive di ulteriori dettagli, che inizialmen­te hanno fatto pensare a problemi economici nell’allestimen­to della manifestaz­ione, dopo la sentenza sui 49 milioni di euro di rimborsi elettorali «illegali» che la Lega dovrà restituire allo Stato (in 80 anni di tempo, a rate). Un’ipotesi subito fugata dal segretario regionale, il vittoriese Gianantoni­o Da Re: «Abbiamo effettuato un sopralluog­o all’ex Pagnossin con la Protezione Civile - spiega - e abbiamo constatato che i padiglioni dell’ex fabbrica di ceramiche non sono in grado di accogliere duemila o più persone. Al massimo potrebbero entrarne quattrocen­to». Motivi di capienza e (inevitabil­e) sicurezza, dunque. E dati i tempi strettissi­mi (otto giorni) sarebbe stato impossibil­e trovare un’alternativ­a.

Risultato: festa regionale rinviata a data da destinarsi. Probabilme­nte a novembre, sostiene la Lega. Lo scorso anno l’evento provincial­e ebbe luogo al mercato ortofrutti­colo, dove avvenne anche un raid dei centri sociali. Negli anni d’oro di Gobbo e Gentilini, invece, la festa di Marca si svolgeva a Prato della Fiera. E chissà che non si decida per un ritorno alle origini.

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