Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Ha molestato nostro figlio» Ma lui nega: «Mi accusano perché non vogliono pagarmi»

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È stato sentito in forma protetta e con l’aiuto di una psicologa il bimbo di 6 anni che sarebbe stato molestato sessualmen­te da un romeno 56enne il 27 luglio. Ma l’indagato, che deve rispondere dell’accusa di atti sessuali aggravati su minore, si difende: «Mi accusano per non pagare il lavoro che ho fatto per loro». Tutto sarebbe avvenuto un pomeriggio, quando il piccolo aveva confessato ai genitori di essere stato toccato nelle parti intime. La sera stessa i parenti aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e accusato il romeno. A pesare sulla sua posizione, una vecchia condanna per violenza sessuale su minore. Ieri si è svolto l’incidente probatorio per cristalliz­zare le dichiarazi­oni del bambino. Il piccolo è comparso davanti al gip Gianluigi Zulian e, assistito da una psicologa, ha risposto alle domande del pubblico ministero Mara Giovanna De Donà. E avrebbe confermato le accuse. «È piccolo e non ricorda bene, ha fatto una ricostruzi­one frammentar­ia – spiega Matteo Maccagnani, legale dell’indagato -. Ma il mio assistito nega di averlo molestato. Dice di essere lui la vittima». L’uomo, infatti, fornisce una versione completame­nte diversa e afferma di essere stato ingaggiato dai parenti del bimbo per lavori di giardinagg­io: «Non mi vogliono pagare, per questo mi hanno accusato». E assicura che quel pomeriggio, mentre stava lavorando, il bambino sarebbe avvicinato dicendo di essersi fatto male. Lui lo avrebbe toccato a una spalla per controllar­e, ma il piccolo sarebbe scappato piangendo. (m.cit.)

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