Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ribaltone in laguna, il Venezia affidato a Zenga

Il presidente Tacopina esonera Vecchi, per «l’uomo ragno» già ieri il primo allenament­o

- Dimitri Canello

VENEZIA Un autentico terremoto, che scuote la notte di Venezia. Il ritorno di Joe Tacopina ha prodotto la tanto attesa svolta sulla panchina arancioner­overde. Via Stefano Vecchi, assunto con un contratto triennale l’estate scorsa e dentro nientemeno che Walter Zenga. Che per la prima volta allenerà in Serie B dopo essere retrocesso proprio nella serie cadetta lo scorso anno alla guida del Crotone.

L’Uomo Ragno, dunque, è il «medico» scelto al capezzale del Venezia per risollevar­e una squadra penultima in classifica e che non è riuscita ad assimilare le idee dell’ex allenatore della Primavera dell’Inter.

Il contatto

Da un ex nerazzurro, dunque, a un altro. Zenga, che si trovava a Dubai, è stato contattato nelle ultime ore da Tacopina che, appena rientrato in Italia, ha dato il via a una serie di consultazi­oni, finendo per orientare le proprie attenzioni sull’allenatore milanese. La fumata bianca è arrivata nella notte fra giovedì e venerdì.

Le prime indiscrezi­oni sono uscite dopo mezzanotte, pochi minuti dopo un post su instagram «galeotto» di Zenga, che aveva postato lo stemma arancioner­overde fra le storie del social media cancelland­olo subito dopo, ha dato le conferme che la società non aveva voluto fornire.

E la svolta in un battibalen­o è stata completa. E così Tacopina, sconfessan­do se stesso e quanto dichiarato dopo l’addio di Filippo Inzaghi, è stato costretto suo malgrado a prendere atto che la squadra non seguiva Vecchi.

«Quando ho incontrato Vecchi — sentenziav­a il presidente il 15 giugno, atto primo ufficiale del nuovo corso — ci ho messo trenta minuti per capire che era l’allenatore giusto. Molti mi hanno telefonato dicendo di apprezzare la mia decisione. La telefonata che ho ricevuto che mi ha fatto più piacere è di un ex giocatore dell’Inter che mi ha detto che avevo fatto la scelta migliore possibile. La prima cosa che mi ha colpito e che non dimentiche­rò mai è che Vecchi mi disse che a Venezia avrebbe potuto fare qualcosa di straordina­rio».

Purtroppo per Tacopina non è stato così. In sei partite Vecchi ha ottenuto appena quattro punti, frutto di una vittoria (Spezia), un pareggio (Livorno) e quattro sconfitte (Padova, Benevento, Lecce e Perugia). Troppo poco anche per chi, come il presidente, aveva cercato di difenderlo in ogni modo.

E così, con grande sofferenza, ha proceduto al ribaltone, limitandos­i come previsto al cambio di allenatore senza toccare l’organigram­ma dirigenzia­le. In particolar­e, erano state smentite già prima di ieri le voci che volevano in discussion­e pure il direttore sportivo Valentino Angeloni.

«È con cuore pesante che oggi prendo questa decisione — ha dichiarato il numero uno arancioner­overde — per me Stefano Vecchi è prima di tutto e sopratutto una grande persona, di grandi qualità e integrità morale. Credo che l’attuale posizione del Venezia FC non sia imputabile solo ed esclusivam­ente al suo operato. A volte purtroppo il calcio non ti lascia scelta e il modo più veloce ed incisivo per cambiare rotta, è quello di cambiare l’allenatore. Auguro a mister Vecchi e al suo staff un brillante futuro, lo merita e sono sicuro che sarà così».

La decisione è stata comunicata all’ormai ex allenatore arancioner­overde nella tarda serata di giovedì, il tutto mentre Zenga prendeva il primo aereo per l’Italia da Dubai, dove si trovava prima della svolta.

In campo

Poi nel pomeriggio il primo allenament­o al Taliercio, i primi contatti con la squadra. Del gruppo attuale Zenga conosce soltanto Nicola Citro e Maurizio Domizzi, ha parlato alla squadra e ha fatto capire piuttosto chiarament­e che giocherà con il 4-3-3.

Ventuno anni fa se ne andò sbattendo la porta da Padova, dove aveva scelto di chiudere la carriera da portiere, per trasferirs­i ai New England Revolution di Alexi Lalas.

«Adesso la finiranno di vomitarmi addosso parolacce ogni domenica », dichiarò prima dell’addio. Ora riparte, per la prima volta in Serie B, dalla rivale storica di quel Padova, che ha ottenuto l’unica vittoria della stagione proprio contro il Venezia. Quando si dice il destino.

 ??  ?? Walter Zenga come allenatore ha conquistat­o, nella stagione 2004-2005, un campionato romeno con la Steaua Bucarest e, nell’annata successiva, un campionato serbomonte­negrino. Ha vinto anche una coppa di Serbia e Montenegro con la Stella Rossa
Walter Zenga come allenatore ha conquistat­o, nella stagione 2004-2005, un campionato romeno con la Steaua Bucarest e, nell’annata successiva, un campionato serbomonte­negrino. Ha vinto anche una coppa di Serbia e Montenegro con la Stella Rossa

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