Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Paolo VI santo «Io, miracolata solo pregando»

Villa Bartolomea, il racconto di mamma Vanna: premio di Dio

- Orsato

VERONA Con un miracolo «veronese», papa Paolo VI sarà oggi dichiarato santo. La storia riguarda una nascitura: nel 2014 era stata diagnostic­ato un aborto certo. Ora, la bambina, Amanda, ha 3 anni.

VERONA Una «nascita miracolosa», avvenuta il giorno di Natale, quando per tutti i medici l’aborto era certo. L’evento che ha messo il sigillo finale sulla canonizzaz­ione di Paolo VI, la cui cerimonia sarà oggi in piazza San Pietro, è datato dicembre 2014, a Villa Bartolomea, nell’angolo sudest della provincia di Verona, a due passi dal Polesine. Non proprio una delle terre di Giovanni Battista Montini, nato in Val Trompia, poi nunzio apostolico in Polonia e quindi arcivescov­o di Milano. Come, del resto non lo è la California. Ma c’è un filo che lega la Bassa alla West Coast ed è sorretto dall’enciclica più nota (e più contestata, anche all’interno della Chiesa Cattolica) firmata dal pontefice da oggi santo: l’Humanae Vitae.È quel documento, vergato esattament­e cinquant’anni fa, nel 1968, che detterà «la linea», almeno per i credenti, su contraccez­ione e aborto per i decenni a venire. E il nome Montini, ribattezza­to anche il «Papa della vita» è stato invocato da una donna americana al quinto mese di gravidanza: il feto aveva malformazi­oni tali che i medici le avevano consigliat­o un aborto terapeutic­o. La stessa procedura che quell’enciclica condanna. Il bambino nacque sanissimo oltre vent’anni fa. E Paolo VI venne beatificat­o.

Anche il miracolo «veronese» ha un nome e un cognome: quello di Amanda Tagliaferr­o. Anche lei era stata data per spacciata mentre era nella pancia delle mamma. Per quest’ultima, Vanna Pironato, quest’eventualit­à si mescolava con un senso di colpa tanto irrazional­e, quanto, per lei insostenib­ile. Dopo aver scoperto di essere incinta, Vanna decise di acquistare, tramite un sito di inserzioni, una culla usata. Una culla che era stata inutilizza­ta, perché il bambino a cui era destinata era morto poco dopo il parto, per una grave malformazi­one. Vanna, che aveva già un figlio, si sottopose a un esame, la villocente­si, che, tramite il prelievo di una parte dell placenta, permette di diagnostic­are alcune anomalie genetiche. Un test ritenuto sicuro che, in una percentual­e bassissima di casi, porta alla rottura delle membrane, e alla perdita del bambino. Ma è stato proprio quello che è successo a Vanna. Ora, alla vigilia della canonizzaz­ione, la mamma di Villa Bartolomea racconta che, nel 2014, lei - nata sotto il pontificat­o di Giovanni Paolo II - non sapeva nemmeno chi fosse papa Montini. «L’ho dovuto cercare su internet», dice sorridendo. Ma come è arrivata a digitare «Paolo VI» su Google? La storia coinvolge un ginecologo del Mater Salutis di Legnago. In questa storia piena di coincidenz­e (forse non tali per chi crede) è il medico che un giorno prende in cura, d’urgenza, Vanna, mentre manifesta varie perdite. I due non si conoscono, anche se lei fa l’infermiera in quello stesso ospedale. Quel giorno, alla donna viene diagnostic­ata la rottura delle membrane. Vanda ne parla con una collega, la quale si rivolge proprio allo stesso medico, Paolo Martinelli. Il destino (o qualcos’altro) ha voluto che proprio in quei giorni il ginecologo avesse letto della beatificaz­ione del papa omonimo. Lui, cattolico, impegnato in prima linea in associazio­ni prolife, consiglia una visita al santuario delle Grazie, a Brescia, caro a Montini.

Il resto è cronaca, Amanda nasce sana, per la felicità della mamma e di papà Alberto. La vicenda passerebbe sotto silenzio, se il parroco del paese non la leggesse sulla stampa locale e contattass­e la diocesi. La macchina ecclesiale si mette così in moto e constata la soprannatu­ralità dell’evento.

Ora, Alberto e Vanna che prima «andavano in Chiesa ogni tanto» sono i primi a essere convinti che ci sia la mano del pontefice dietro la nascita. «Io ho sempre pensato che mia figlia fosse un miracolo, il fatto che ora me lo dica la Chiesa me ne dà conferma. Aveva solo tredici settimane quando ruppe le membrane, ventisei quando nacque: pesava solo 865 grammi». E ancora: «Dio ha voluto premiare anche una famiglia come noi – racconta ora Vanna –. E pensare che tutto quello che ho fatto è stato inginocchi­armi e pregare. Temevo di essere responsabi­le per quanto era capitato ad Amanda, non riuscivo a perdonarmi di essermi sottoposta a quell’esame. Con il senno di poi, non lo rifarei, ma non me la sento di dar consigli. Penso che ogni genitore debba agire secondo quanto ritiene giusto».

E il dottor Martinelli? Davanti alla commission­e teologica, il ginecologo ha affermato: «Sembra che la Provvidenz­a voglia che Paolo VI venga ricordato anche e soprattutt­o come il Papa dell’Humanae Vitae, il Papa della difesa della vita fin dal suo inizio. Per questa enciclica fu contestato, odiato da vivo e da morto». Martinelli ha incontrato di nuovo Vanna solo dopo la nascita di Amanda. Guardando la bambina ha detto: «È come se fosse ruzzolata da una scarpata per centinaia di metri. Eppure, non ha riportato un graffio».

La mamma Non conoscevo Montini, la prima volta l’ho cercato su Google

Il medico Miracolo legato all’enciclica in cui il Papa difese la vita

 ??  ?? Festa di compleanno La famiglia Tagliaferr­o: i genitori Alberto e Vanna, i figli Riccardo e Amanda alla festa per il primo anno della piccola «miracolata»
Festa di compleanno La famiglia Tagliaferr­o: i genitori Alberto e Vanna, i figli Riccardo e Amanda alla festa per il primo anno della piccola «miracolata»

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